#289 - 3 luglio 2021
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Di borgo in borgo

Viaggio tra i borghi: La bellezza della Lucania non riflette solo la luce di Matera

Borghi di Lucania

Da Laurenzana a Brienza, passando da Savoia, "storie" di una regione in grado

di evocare suggestioni potenti col suo ricco patrimonio culturale e antropologico

di Marino Pagano

Borghi di Lucania

In questi anni di attenzione dedicata in modo particolare al territorio di Matera, ai suoi tesori storico-artistici e alle sue ricchezze antropologiche, s’avanza uno “spettro”: il rischio che passi in secondo piano la bellezza e l’interesse di una regione intera, la Basilicata.
Non solo l’area attorno alla Capitale europea della cultura o quella vicina al capoluogo potentino, ma tutte le zone di questo meraviglioso territorio. Il potentino è vastissimo e molto differente al suo interno. Una verità che va tutelata anche turisticamente, con un approccio fatto di cura, sguardi, sostenibilità, nessuna aggressione o invasione. Nella direzione di promuovere una conoscenza di tutti gli ambiti culturali, paesaggistici, geomorfologici e storici del vasto nucleo lucano, specie afferente alla provincia di Potenza, costituita da ben 100 comuni, mentre 31 sono quelli materani.
Nel nome del principio e della convinzione che, davvero, Matera 2019 abbia costituito un’opportunità per tutte le aree lucane, note o meno che siano in certi circuiti (si pensi a Craco, ormai un esempio di scuola in questo senso), guardiamo, dunque, a realtà assai interessanti e rilevanti, sotto il profilo culturale e paesaggistico, cominciando da Laurenzana, realtà vicino Potenza.

Borghi di Lucania

L’alta e possente Laurenzana (foto Elena Deruvo), diremmo. Un paese che ha tutto del Sud interno. “Interiore”, come direbbe l’acuto e tagliente poeta Franco Arminio, cantore della “paesologia”, la scienza poetica che studia e analizza liricamente l’estetica resistente dei borghi “profondi”.
Laurenzana ha pochi abitanti, un castello possente ma da curare, pochi bar e poi una chiesa madre che sa di nuovo perché qui tutto si ricostruisce e la gente di montagna è così. Sì, l’uomo d’Appennino ha la schiena dritta, spala la neve vicino casa sua senza chiamare il sindaco, si dà continuamente da fare. Ha la tempra sempre forte e viva, figlio di quella terra che è proprio geologicamente la spina dorsale d’Italia.
Laurenzana sorge a 850 metri; è vicina anche alle Dolomiti lucane di Pietrapertosa e Castelmezzano ed è anche la patria del brigante anti-napoleonico Domenico Rizzo. Assolutamente da vedere, insomma.

Borghi di Lucania

Non distantissima è l’area subito dopo Potenza e Tito, quella che comincia a guardare al Cilento.
Ecco qui Savoia, “sintomo” della “grande” Lucania, quella più antica e vera. Una terra che abbracciava gran parte dell’attuale provincia di Salerno.
Savoia è per molti ancora Salvia. Si tratta della città dell’anarchico Passannante: per chiedere scusa al re dell’attentato ordito dal proprio concittadino contro la sua persona, pensò “bene” di cambiare il proprio nome. E Salvia divenne Savoia. Il re era invece Umberto I. Ma questa è tutta un’altra storia. La vista del paesello dall’alto è strabiliante (foto Paky Cassano).

Borghi di LucaniaBorghi di Lucania

A un tiro di schioppo da Savoia c’è anche Paestum: sì, davvero un tempo la Lucania arrivava sin qui. Storia di luce e di boschi. Storia vecchia, storia lunga. Savoia, cittadina tranquilla e minuta, confina con Vietri di Potenza e la graziosa Sant’Angelo Le Fratte. È anche verde e fertile terra di corsi d’acqua famosi. C’è insomma tutto per conoscerla e visitarla. Da qui chiudiamo con un giro a Brienza.

Borghi di LucaniaBorghi di Lucania

Brienza è la solitudine arcaica del suo castello. È la terra di Francesco Mario Pagano e del celebre, appunto, Castello Caracciolo. Forse antica fortezza angioina, la rocca è stata fino al XIX secolo in mano anche alla potente famiglia napoletana dei Barracco, che abbiamo trovato anche in Calabria, nel crotonese.
A Brienza si assapora un fascino vetusto. Vicinissima sia alla Val d’Agri sia al salernitano della Val di Diano, la cittadina gode viste affascinanti, madri di un invidiabile patrimonio forestale e botanico. Famosa la roverella di Brienza, una pianta ultrasecolare, tra le venti più maestose d’Italia.
Infinita Lucania da scoprire!

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