#289 - 3 luglio 2021
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Di borgo in borgo

Viaggio tra i borghi: La bellezza della Lucania non riflette solo la luce di Matera

Borghi di Lucania

Da Laurenzana a Brienza, passando da Savoia, "storie" di una regione in grado

di evocare suggestioni potenti col suo ricco patrimonio culturale e antropologico

di Marino Pagano

Borghi di Lucania

In questi anni di attenzione dedicata in modo particolare al territorio di Matera, ai suoi tesori storico-artistici e alle sue ricchezze antropologiche, s’avanza uno “spettro”: il rischio che passi in secondo piano la bellezza e l’interesse di una regione intera, la Basilicata.
Non solo l’area attorno alla Capitale europea della cultura o quella vicina al capoluogo potentino, ma tutte le zone di questo meraviglioso territorio. Il potentino è vastissimo e molto differente al suo interno. Una verità che va tutelata anche turisticamente, con un approccio fatto di cura, sguardi, sostenibilità, nessuna aggressione o invasione. Nella direzione di promuovere una conoscenza di tutti gli ambiti culturali, paesaggistici, geomorfologici e storici del vasto nucleo lucano, specie afferente alla provincia di Potenza, costituita da ben 100 comuni, mentre 31 sono quelli materani.
Nel nome del principio e della convinzione che, davvero, Matera 2019 abbia costituito un’opportunità per tutte le aree lucane, note o meno che siano in certi circuiti (si pensi a Craco, ormai un esempio di scuola in questo senso), guardiamo, dunque, a realtà assai interessanti e rilevanti, sotto il profilo culturale e paesaggistico, cominciando da Laurenzana, realtà vicino Potenza.

Borghi di Lucania

L’alta e possente Laurenzana (foto Elena Deruvo), diremmo. Un paese che ha tutto del Sud interno. “Interiore”, come direbbe l’acuto e tagliente poeta Franco Arminio, cantore della “paesologia”, la scienza poetica che studia e analizza liricamente l’estetica resistente dei borghi “profondi”.
Laurenzana ha pochi abitanti, un castello possente ma da curare, pochi bar e poi una chiesa madre che sa di nuovo perché qui tutto si ricostruisce e la gente di montagna è così. Sì, l’uomo d’Appennino ha la schiena dritta, spala la neve vicino casa sua senza chiamare il sindaco, si dà continuamente da fare. Ha la tempra sempre forte e viva, figlio di quella terra che è proprio geologicamente la spina dorsale d’Italia.
Laurenzana sorge a 850 metri; è vicina anche alle Dolomiti lucane di Pietrapertosa e Castelmezzano ed è anche la patria del brigante anti-napoleonico Domenico Rizzo. Assolutamente da vedere, insomma.

Borghi di Lucania

Non distantissima è l’area subito dopo Potenza e Tito, quella che comincia a guardare al Cilento.
Ecco qui Savoia, “sintomo” della “grande” Lucania, quella più antica e vera. Una terra che abbracciava gran parte dell’attuale provincia di Salerno.
Savoia è per molti ancora Salvia. Si tratta della città dell’anarchico Passannante: per chiedere scusa al re dell’attentato ordito dal proprio concittadino contro la sua persona, pensò “bene” di cambiare il proprio nome. E Salvia divenne Savoia. Il re era invece Umberto I. Ma questa è tutta un’altra storia. La vista del paesello dall’alto è strabiliante (foto Paky Cassano).

Borghi di LucaniaBorghi di Lucania

A un tiro di schioppo da Savoia c’è anche Paestum: sì, davvero un tempo la Lucania arrivava sin qui. Storia di luce e di boschi. Storia vecchia, storia lunga. Savoia, cittadina tranquilla e minuta, confina con Vietri di Potenza e la graziosa Sant’Angelo Le Fratte. È anche verde e fertile terra di corsi d’acqua famosi. C’è insomma tutto per conoscerla e visitarla. Da qui chiudiamo con un giro a Brienza.

Borghi di LucaniaBorghi di Lucania

Brienza è la solitudine arcaica del suo castello. È la terra di Francesco Mario Pagano e del celebre, appunto, Castello Caracciolo. Forse antica fortezza angioina, la rocca è stata fino al XIX secolo in mano anche alla potente famiglia napoletana dei Barracco, che abbiamo trovato anche in Calabria, nel crotonese.
A Brienza si assapora un fascino vetusto. Vicinissima sia alla Val d’Agri sia al salernitano della Val di Diano, la cittadina gode viste affascinanti, madri di un invidiabile patrimonio forestale e botanico. Famosa la roverella di Brienza, una pianta ultrasecolare, tra le venti più maestose d’Italia.
Infinita Lucania da scoprire!

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.