Promessa di un mondo nuovo, di essere sempre insieme, di stare saldi, uniti, di contare gli uni verso gli altri, di proteggersi, desiderarsi, di vivere sempre in armonia? Suscita tutto questo o tutt’altro, o differenti associazioni, oppure altro ancora, lo spettacolo Promise?
C’è chi vorrebbe coinvolgere uno spettatore ascoltando il battito del suo cuore con un lungo tubo nero, poi estraendo un coltello, e chi cerca di fermarlo; chi attraversa a piedi nudi una striscia di tessuto bianco imbottita di pietre; chi marca le distanze con gli altri erigendo un muro di stoffa...
Il titolo, inequivocabile, è riferito al simbolo ideologico delle BR, la stella. Le Brigate Rosse degli anni di piombo, il sequestro di Aldo Moro, la sua prigionia e la sua uccisione, sono il concept dello spettacolo Stella del coreografo Luciano Padovani per la compagnia Naturalis Labor, un progetto maturato a lungo e giunto a compimento.
Forme e colori nel gioco della luce che imprigiona e libera
L'eleganza e la sensualità di due corpi in movimento nell' attrarsi e respingersi vicendevolmente al ritmo di una melodia dal sapore popolare e allo stesso tempo raffinato prendono forma e vita ...
È dal mare che arriva un’orda corale di corpi, schierati in proscenio, portatori di nuova bellezza. L’azzurro li veste, la musica li muove, il tempo li cristallizza nel presente. Hanno in sé la memoria del passato, di luoghi lontani, di approdi finali. Jonio, il mare che bagna la Puglia...
Lucenti si ispira alla raccolta di saggi narrativi Ogni giorno è un dio, di Annie Dillard, la scrittrice statunitense Premio Pulitzer, che così scrive in un passaggio: «Sembrava ci fossimo radunati tutti in cima alle colline a pregare per il mondo nel suo ultimo giorno».
Carcaca di Marco da Silva Ferreira al Torino Danza
di Giuseppe Distefano
Rutilante, eversivo, carnevalesco, tribale, contemporaneo, folklorico, con influenze afro. Un lessico coreografico soprattutto urban, con movimenti originati dal voguing, dall’hip hop, dalla house dance; e con musica percussiva di batteria, mista a elettronica e ritmi techno.
Un evento estivo imperdibile che celebra l’evoluzione della danza in Italia e nel mondo. Tra grandi ritorni, prime assolute e debutti nazionali, il Festival di quest'anno denominato semplicemente “40”, chiama a raccolta gli artisti “amici” che hanno reso Bolzano Danza la manifestazione che è oggi, a quattro decadi dalla sua nascita.
Un balletto di ombre evanescenti, Cecità per Virgilio Sieni
visto a Napoli - Teatro Piemonte Europa - Prato - Rovereto - Genova
Danza
di
Giuseppe Distefano per Exibart
C’è un balletto di ombre evanescenti che avanzano e indietreggiano lentamente fino a scomparire e ritornare nel loro procedere a tentoni, lasciando sul telo bianco tracce di mani, di braccia, di schiene, di volti, e di oggetti...
La sagra della primavera di Roberta Ferrara per fermare il tempo
Saga di Primavera
di Giuseppe Distefano per exibart
Se c’è un classico nella storia universale della danza che più di ogni altro rappresenta un banco di prova cruciale per coreografi e coreografe di ogni generazione, questo è il capolavoro stravinskiano Le Sacre du Printemps messo in danza da Vaslav Nijinsky nel 1913
Modena - Teatro Comunale Pavarotti-Freni in scena il 16 aprile
Danza
di Giuseppe Distefano per exibart
La compagnia Aterballetto presenta un trittico di coreografie per riflettere sui meccanismi della percezione, con citazioni di Olafur Eliasson e James Turrell e il debutto della Rhapsody in blue di Gershwin...
L'ultimo appuntamento di Grosse Fugue andrà in scena al Festival Bolzano Danza a luglio 2024. Andato in scena in anteprima nazionale per il Reggio Parma Festival al Teatro Ariosto di Reggio Emilia ha visto nell’arco dell’anno un palinsesto di sei spettacoli e iniziative, con un workshop formativo, due mostre, occasioni d’incontro con l’artista, e il film documentario UMWELT, de l’autre côté des miroirs.
La simbiosi, il rigore esecutivo e l’ardua prova fisica catturano la tensione dello sguardo immergendoci dentro un mondo primordiale evocato solo dalla danza muscolare dei loro corpi velati da un costume color carne che li rende nudi, col viso mascherato e una lunga chioma.
C’è, in questa coreografia che pulsa di battiti interiori, di afflato condiviso, un segno umanissimo di corpi che respirano all’unisono, che si ascoltano, si distinguono e si contagiano nei gesti gioiosi e in quelli tormentati, nel ritmo che s’alza tra terra e cielo, nel moto circolare e sciolto di danze liberatorie.
...originario della regione del Río de la Plata. Nato in Argentina ed Uruguay come espressione popolare e artistica, comprende musica, danza, testo e canzone. Nessuno sa chi abbia dato il nome di tango a questo ballo, né si sa esattamente perché si chiami in questo modo.
...ha scoperto la propria strada, l’arte gioia della danza: restandone talmente e positivamente ‘contaminata’ da diventarne una valida stimatissima e indiscussa protagonista in ambito nazionale.
I Danzatori del Balletto di Roma
con Mario Stefano Pietrodarchi
Sorto dall’esigenza di comunicare tra culture, lingue e tradizioni diverse, il tango ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e qual è stato il percorso che ha indissolubilmente unito umanità distanti in un comune “non luogo”, oltrepassando oceani e confini.
Balloon! (fumetti) conferma non solo la solida esperienza artistica di Diana Ferrara, ma anche la sua attenzione verso la giovane danza d’autore, che qui si interroga sulle tematiche ambientali, della transizione digitale e dell’impatto sociologico che esse hanno avuto sull’uomo soprattutto a livello emotivo.
Il tango è come la vita, racconta Zotto nel nuovo spettacolo che con la sua
celeberrima Compagnia di danza ha presentato a Rieti in anteprima
La storia autobiografica del ballerino Miguel Angeles Zotto, narrata con spunti drammaturgici e multimediali, faceva da filo conduttore ad una serie di numeri in cui il tango era il protagonista assoluto, espresso nella più alta e virtuosistica realizzazione da una compagnia di ballerini formata da quattro coppie di strepitoso livello tecnico ed espressivo.
Fuori programma  propone uno sguardo sul vasto paesaggio della scena internazionale, raccogliendo una gamma di creazioni espressione di linguaggi differenti, legate a una geografia altrettanto variegata per portare in scena in sei appuntamenti, durante i diciotto giorni di Festival, una sintesi delle più interessanti e recenti produzioni coreografiche. 
Caruso vuole essere un omaggio all'Italia, a Sorrento e a due artisti che negli ultimi secoli l’hanno resa grande nel mondo: Enrico Caruso e Lucio Dalla. In un momento storico cosicomplesso come quello che stiamo vivendo, diventa ancor piu fondamentale conoscere a fondo il proprio passato per costruire un futuro che sia piu` solido possibile
Anche per questa stagione è rinnovato l’appuntamento con il Festival Internazionale della Danza di Roma dell’Accademia Filarmonica Romana e del Teatro Olimpico, giunto alla sua settima edizione.
Teatro Vascello - Roma
Teatro Flavio Vespasiano - Rieti
Danging Partners
Di Eva Mari
Dancing Partners, concepita come iniziativa itinerante, ha lo scopo primario di “condividere†spazi e pubblico; luogo di scambio e confronto tra i vari artisti grazie a performance, laboratori, incontri, dibattiti, attività di formazione.
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