Roma - Sala Teatro via Como 45B - 17 gennaio h.21:00
Inventarsi Nuovi
Di
Lorena Fiorini
Teatro musicale declinato al femminile per le produzioni della Fondazione Flavio Vespasiano. Donne vittime di soprusi e di abbandoni, vicende esemplari ambientate nel passato ma ancora di piena attualità per la forza di ciò che viene denunciato.
È dal mare che arriva un’orda corale di corpi, schierati in proscenio, portatori di nuova bellezza. L’azzurro li veste, la musica li muove, il tempo li cristallizza nel presente. Hanno in sé la memoria del passato, di luoghi lontani, di approdi finali. Jonio, il mare che bagna la Puglia...
Lucenti si ispira alla raccolta di saggi narrativi Ogni giorno è un dio, di Annie Dillard, la scrittrice statunitense Premio Pulitzer, che così scrive in un passaggio: «Sembrava ci fossimo radunati tutti in cima alle colline a pregare per il mondo nel suo ultimo giorno».
Un testo, l’ultimo di Čechov, che presenta a tratti monologhi più concettuali e smaccatamente filosofici rispetto ai precedenti, ma che continua a sballottarci da un personaggio all’altro, spostando la “ragione” su più punti e facendoci letteralmente girare la testa.
Rutilante, eversivo, carnevalesco, tribale, contemporaneo, folklorico, con influenze afro. Un lessico coreografico soprattutto urban, con movimenti originati dal voguing, dall’hip hop, dalla house dance; e con musica percussiva di batteria, mista a elettronica e ritmi techno.
Un evento estivo imperdibile che celebra l’evoluzione della danza in Italia e nel mondo. Tra grandi ritorni, prime assolute e debutti nazionali, il Festival di quest'anno denominato semplicemente “40”, chiama a raccolta gli artisti “amici” che hanno reso Bolzano Danza la manifestazione che è oggi, a quattro decadi dalla sua nascita.
A questo punto Julio si avvicina a me col suo naso quasi attaccato al mio e con una espressione violenta mi disse nella sua lingua spagnolo: “Chingue su madre el atardecer Yo soy la foto! "A me non importa un cavolo del tramonto - IO SONO LA FOTO.".
Se c’è un classico nella storia universale della danza che più di ogni altro rappresenta un banco di prova cruciale per coreografi e coreografe di ogni generazione, questo è il capolavoro stravinskiano Le Sacre du Printemps messo in danza da Vaslav Nijinsky nel 1913
L’assurdo non vive gettato nel domani, ma vive ogni istante presente nella folle compiutezza. In quella annunciata illogicità dell’Imperatore non esiste una scala di valori, l’uomo deve puntare all’ammasso, alla quantità delle esperienze, vivere nel disinteresse del futuro e nel desiderio di consumare tutto ciò che ci è dato nell’esistenza.
La compagnia Aterballetto presenta un trittico di coreografie per riflettere sui meccanismi della percezione, con citazioni di Olafur Eliasson e James Turrell e il debutto della Rhapsody in blue di Gershwin...
Il passo a due a distanza è un crescendo passionale tra ricordi, fantasia e desiderio, con un finale imprevedibile. Il lavoro è scritto interamente in versi e trascina l’attenzione di chi ascolta in un vortice emozionale.
Il passo a due a distanza è un crescendo passionale tra ricordi, fantasia e desiderio, con un finale imprevedibile. Il lavoro è scritto interamente in versi e trascina l’attenzione di chi ascolta in un vortice emozionale.
L'ultimo appuntamento di Grosse Fugue andrà in scena al Festival Bolzano Danza a luglio 2024. Andato in scena in anteprima nazionale per il Reggio Parma Festival al Teatro Ariosto di Reggio Emilia ha visto nell’arco dell’anno un palinsesto di sei spettacoli e iniziative, con un workshop formativo, due mostre, occasioni d’incontro con l’artista, e il film documentario UMWELT, de l’autre côté des miroirs.
La simbiosi, il rigore esecutivo e l’ardua prova fisica catturano la tensione dello sguardo immergendoci dentro un mondo primordiale evocato solo dalla danza muscolare dei loro corpi velati da un costume color carne che li rende nudi, col viso mascherato e una lunga chioma.
Una fuga è fatta ad Arte se nessuno se ne accorge. Se anzi che scappare da qualcosa o qualcuno, mi confondo con gli altri, mi vesto come loro, uso le loro parole. Per non farmi trovare non c’è niente di meglio che cambiare le mie abitudini, trovare sempre un muro dove nascondermi e lì incontro sempre qualcun altro che è fuggito da qualcosa…
...un affresco umano tragico, disperante, dove l’unica nota luminosa è affidata al legame materno-protettivo che queste tre prostitute dimostrano verso Arturo, quel figlio lasciato in dote da una di loro spezzata dalla strada, da uomini avidi.
I punti di partenza sono stati da un lato - e per la prima volta - il dato biografico dell’autrice e dall’altro il lavoro di nutrimento della materia artistica, condotto attraverso le interviste a donne e uomini pronti a condividere una scheggia della propria vita.
“Pagliacci”, dal libretto dell’opera di Ruggero Leoncavallo, con debutto a Milano nel 1892 e “All’uscita”, l’atto unico che Pirandello definisce “mistero profano”, andato in scena a Roma per la prima volta, nel 1922.
Nel precedente numero abbiamo pubblicato
Il treno ha fischiato di Luigi Pirandello nella libera rivisitazione di un giovane autore, il quale propone ora sua nuova rivisitazione del lavoro di Luigi Pirandello:Sei personaggi in cerca d'autore.
Belluca in realtà non è sereno, cerca di trattenersi perché vuole fare bella figura al lavoro e non vuole far vedere che perde la pazienza davanti ai colleghi. Il motivo per cui non è sereno è perché ha la casa piena di persone (moglie, suocera, sorella della suocera, due figlie vedove e sette nipoti).
A poche settimane dal cinque ottobre, data di partenza, molti dettagli del nuovo cartellone, composto da una ventina di spettacoli, sono noti e inducono a pensare ad una stagione teatrale che si caratterizza come un percorso culturale ricco di proposte interessanti e originali.
Andrea Dall'Asta introduce la serata con Luisella Cattaneo, sorella del fotografo e fondatrice dell’Archivio. Breve introduzione al film Enrico Cattaneo / Rumore bianco con i registi Francesco Clerici e Ruggero Gabbai; e Proiezione del documentario.
L’evento è tra i più attesi del cartellone del Salone Off. Vedrà sul palco della storica location torinese la follia polistrumentale degli Extraliscio, la band guidata da Mirco Mariani,Davide Toffolo, il noto fumettista, il dj Joe t Vannelli, Elisabetta Sgarbi, la Nave di Teseo.