Roma - Teatro dei Ginnasi
Se una vedova in penombra
Di Antonio Bruni - regia dell'autore
Il lavoro teatrale firmato da Antonio Bruni racconta l’incontro improvviso tra un vagabondo e una giovane vedova che vive sola in una dimora di campagna. “Se una vedova in penombra” andrà in scena il 23 e 24 marzo al Teatro dei Ginnasi di Roma con la regia dell’autore. Gli interpreti sono Silvia Siravo e Pier Marco Venditti.
L’uomo si affaccia cantando al cancello della villa e richiama l’attenzione della signora. È curioso di conoscerla. La signora trasgredisce la prudenza usuale, gli apre l’interno della casa e qualcosa del suo animo.
Comincia un colloquio, interrotto da un malore dell’uomo.
Il passo a due a distanza è un crescendo passionale tra ricordi, fantasia e desiderio, con un finale imprevedibile.
Il lavoro è scritto interamente in versi e trascina l’attenzione di chi ascolta in un vortice emozionale.
Viola Gargani, giovanissima danzatrice e auto-coreografa, interpreta con movimenti e quadri gli stati d’animo della vedova, interagendo con l’uomo, mentre la signora resta distaccata all’interno della casa, simboleggiata in scena da Panthean, scultura libreria di grandi dimensioni, opera di Antonio Bruni, allestita da Liuba Novozhilova.
In controcanto ai sentimenti del vagabondo sono gli interventi dal vivo del sassofono di Bruno Sperger.
Antonio Bruni, poeta e scultore, autore di programmi televisivi in Rai, è stato il poeta in diretta di due cicli di Uno Matina e ha pubblicato per tre anni poesie di attualità sulla prima pagina del quotidiano Il Popolo.
Scrive in versi novenari. Le storie del corpo di donna (Mi svelo ma in animo nuda da interviste a donne normali) e le Storie della Natività sono state lette in teatro da novanta interpreti in decine di eventi.
Al Teatro dei Ginnasi, Bruni ha rappresentato “Sognando i serpesci” nel 2020, appena prima della pandemia.
Dirige Elettrolettera, periodico per posta elettronica, con inviti culturali. Pubblica poesie nella rete e su riviste e cataloghi d’arte. (www.antoniobruni.it)
Silvia Siravo, nel ruolo della vedova, ha interpretato recentemente I Persiani; Spose; le nozze del secolo; Musa e getta; e ha debuttato come regista nel monologo Giorgia di Dacia Maraini nella rassegna Amori rubati.
Pier Marco Venditti, nel ruolo del vagabondo, dirige la seconda stagione del Teatro de Ginnasi, dal titolo Certi amori non finiscono mai. Nei mesi scorsi ha interpretato Un caffè con Alda Merini e ha diretto Colto in flagrante di Derek Benfield e Storie di Carta di e con Elisabetta Carta.
In scena esordio di PANTHEAN, scultura libreria di Antonio Bruni, adattata per la rappresentazione dall’artista Liuba Novozhilova a simboleggiare la casa della vedova. È una costruzione a forma ottagonale, omaggio al Tempio di Agrippa, realizzata in massello di quattro essenze diverse: ulivo, noce, ciliegio, frassino. Occupa una superficie di 14 mq per un’altezza di 215 cm. È la terza opera della serie PENSANDO A ROMA, dopo COLOSSEA e COLONNATA, esposte a Roma nella Galleria Alberto Sordi; nella casa dell’Architettura e nella Galleria 28 piazza di Pietra.
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