AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 9 giugno quando lascerà  il posto al n. 332. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Guido Bissanti

Guido Bissanti

Antropocene

Melilotus officinalis

di Guido Bissanti

Melilotus officinalis

Il meliloto viene coltivato non solo a scopo officinale, ma anche per la produzione di foraggio per gli animali, e per essere interrato allo scopo di migliorare la composizione del terreno. Viene inoltre usato per la produzione di un delicato e aromatico miele mono floreale.

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Antropocene

Piante e specie tintorie

di Guido Bissanti

Piante e specie tintorie

Le piante tintorie sono una valida alternativa ai prodotti chimici comunemente usati per le tinture e la tintura e la pittura con pigmenti naturali sono arti antichissime che risalgono alle origini dell’umanità e traggono le loro materie prime dalle infinite varietà del mondo vegetale, animale e minerale.

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Antropocene

Viscum album

di Guido Bissanti

Viscum album

Il vischio è una pianta conosciuta da tempo remoto ed a cui sono collegate numerose tradizioni, leggende, letteratura e vari utilizzi. Per le popolazioni celtiche, che lo chiamavano oloaiacet, era, assieme alla quercia, considerato pianta sacra e dono degli dei; secondo una leggenda nordica teneva lontane disgrazie e malattie. Continua in molti paesi a essere considerato simbolo di buon augurio durante il periodo natalizio...

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Antropocene

Allium cepa

di Guido Bissanti

Allium cepa

La cipolla è una pianta erbacea biennale che con molta probabilità è originaria degli altipiani del Turchestan e dell’Afghanistan. Oggi, questa pianta, in tutte le sue molteplici varietà è coltivata in tutto il mondo. La cipolla fu introdotta in America centrale da Cristoforo Colombo nel suo viaggio del 1493 a Haiti ma nel nord era già conosciuta,

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Antropocene

Cynara scolymus

di Guido Bissanti

Cynara scolymus

Il termine Cynara proviene dal greco κῑνάρα kinára, carciofo in Galeno e Dioscoride. L’epiteto specifico scolymus proviene da scolymus cardone, carciofo, nome presente in Plinio (latinizzazione del greco σκόλυμος scólymos, una sorta di cardo commestibile in Aristarco e Teofrasto.

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Antropocene

Arachis hypogaea

di Guido Bissanti

Arachis hypogaea

Il termine Arachis deriva dal greco ἄρακος arachos, pianta delle leguminose citata già da Aristofane, Ipparco e Teofrasto. L’epiteto specifico hypogaea proviene dal prefisso greco ὑπο- hypo- sotto e da γῆ ge terra: cioè sotterraneo, per la caratteristica del legume di interrarsi.

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Antropocene

Medicago sativa

di Guido Bissanti

Medicago sativa

La Medicago sativa è una specie originaria dell’Asia sud-occidentale, è diffusa in Italia prevalentemente in Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Veneto.

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Petroselinum crispum

Il prezzemolo

(Petroselinum crispum (Mill.) Fuss, 1866)

di Guido Bissanti

Petroselinum crispum

Il prezzemolo è conosciuto dai tempi più remoti e citato da antichi autori. Plinio (I° secolo d. C.) ne evidenzia alcuni usi così: “Di altro genere alcuni chiamano prezzemolo quello nato tra i sassi, particolarmente indicato contro gli ascessi con l’aggiunta di due cucchiai del suo succo in un bicchiere di succo di marrobio, il tutto in tre bicchieri di acqua calda.

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Antropocene

Citrullus lanatus

Il cocomero o anguria è una specie erbacea

di Guido Bissanti

Citrullus lanatus

Il Citrullus lanatus, è una specie originaria della fascia tropicale dell’Africa (particolarmente abbondante nel deserto del Kalahari, dove potrebbe avere avuto origine) e dell’Asia. Oggi è una pianta coltivata e largamente diffusa in tutto il mondo, sia nella fascia tropicale che in quella temperata-calda.

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Antropocene

Il Ravanello comune o rapanello

(Raphanus sativus L., 1753)

Raphanus sativus

di Guido Bissanti

Raphanus sativus

Il Ravanello comune è una specie erbacea caratterizzata da una parte aerea che si presenta con foglie lobate con margine irregolarmente seghettato. I fiori sono muniti di quattro petali di colore bianco, rosa o violetto; il frutto è una siliqua che racchiude semi rossastri, rotondi o leggermente allungati.

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Antropocene

Il lampone è una specie arbustiva da frutto
della famiglia delle Rosaceae

Rubus idaeus

di Guido Bissanti

Rubus idaeus

Il Rubus idaeus, allo stato selvatico, cresce in zone collinari e di montagna del centro Europa. Anche in Italia è comune, da 200 a 2.000 m. s.l.m., nelle radure dei boschi montani ma più rara nel Meridione e nelle Isole. Cresce soprattutto negli spazi aperti all’interno dei boschi o colonizza prioritariamente parti di bosco che sono stati oggetto di incendi o taglio del legno.

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Antropocene

Conosciuta come comune melanzana

Solanum melongena

di Guido Bissanti

Solanum melongena

La Solanum melongena è una specie annuale di origine del continente asiatico e più precisamente dall’India, anche se esistono innumerevoli documenti che dimostrano la coltivazione della melanzana nell’area del sudest asiatico sin dalla preistoria; successivamente fu importata in Medio oriente ed arrivò nel Mediterraneo introno al VII secolo.

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Antropocene

Solanum lycopersicum

Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Solanales, Famiglia Solanaceae, Genere Solanum, Specie S. lycopersicum.

di Guido Bissanti

Solanum lycopersicum

Il Solanum lycopersicum è caratterizzato da piante annue con asse fiorale più o meno allungato, spesso privo di foglie. Le sue bacche sono molto variabili nella forma e nelle misure, ghiandolosa e pubescente da giovane e rossa a maturazione. Semi di 2,5-3 x 1,8-2 mm, ovoidi, compressi, lisci, brunastri , ricoperti da una sostanza mucillaginosa...

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Antropocene

Actinidia deliciosa

di Guido Bissanti

Actinidia deliciosa

Nel 1904 alcuni cloni di Kiwi furono importati in Nuova Zelanda dove furono praticate selezioni di alcune varietà.
Il nome Kiwi però fu adottato proprio in questo Paese, inteso in origine come “Kiwi fruit” cioè frutto del kiwi, per caratterizzare il frutto come tipico prodotto della Nuova Zelanda, con riferimento al kiwi, simbolo della Nuova Zelanda.

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Antropocene
Antropocene

Atropa belladonna

Appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida, Ordine Solanales, Famiglia Solanaceae
e quindi al Genere Atropa ed alla Specie A. belladonna.

di Guido Bissanti

Atropa belladonna

La belladonna cresce in maniera sporadica nelle zone montane e submontane fino ad una altitudine di 1400 metri, soprattutto su suoli calcarei ed ai margini di boschi ombrosi, come le faggete. La troviamo allo stato selvatico in Europa centrale, nell’Africa settentrionale e nell’Asia occidentale fino al Pakistan.

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Ambiente

Antropocene

Hibiscus cannabinus

di Guido Bissanti

Hibiscus cannabinus

L’ Hibiscus cannabinus secondo alcuni è originario dell’Asia meridionale, mentre secondo il Murdoc, fu domesticato nel 3500 a.C. nel Nuclear Mande, una regione agricola dell’Africa Occidentale. Per la sua origine si fa comunque più riferimento alle aree africane ove si trovano forme selvatiche: le valli superiori del Niger e del Bani; il territorio Angolano, che presenta le specie più primitive ed il territorio Tanzaniano.

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Antropocene

Tamarix gallica

di Guido Bissanti

Tamarix gallica

La tamerice comune cresce soprattutto negli ambienti litoranei, sui greti dei torrenti, sempre in terreni sciolti, sabbiosi o ghiaiosi. È una pianta che sopporta la salsedine e vegeta anche in terreni salini. La si trova spontanea nelle aree costiere del mediterraneo occidentale, dal livello del mare fino agli 800 metri s.l.m..

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Antropocene

Cicer arietinum

di Guido Bissanti

Cicer arietinum

Il genere Cicer è rappresentato da piante spontane nelle regioni calde del Vecchio Mondo, con particolare presenza nei climi aridi o semiaridi. Il maggior numero di specie si concentra nell’Asia centrale e occidentale. Nel continente europeo il genere Cicer è spontaneo solo nella penisola balcanica.

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Antropocene

Lens culinaris

La Lenticchia (Lens culinaris Medik.)

di Guido Bissanti

Lens culinaris

L’Italia è un modestissimo produttore: meno di 1.000 ettari coltivati a lenticchia. In Italia le lenticchie che si coltivano sono popolazioni locali a seme piccolo che godono di rinomanza per la loro qualità: molto apprezzate sono le lenticchie del Fucino, del Castelluccio di Norcia, di Villalba, di Altamura, di Pantelleria, ecc..

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Antropocene

Arbutus unedo

Il corbezzolo (Arbutus unedo L., 1753), detto anche albatro

di Guido Bissanti

Arbutus unedo

Il corbezzolo è elemento caratteristico della macchia mediterranea, ove costituisce complessi puri o vive in consorzio con altri elementi termofili, così come nelle macchie a Mirto, Alloro, Leccio, Lentisco e Sughera; il suo areale va dalla Penisola Iberica e dall’Africa sino al Mar Nero. È diffuso quindi nei paesi del Mediterraneo occidentale e giunge sino alle coste meridionali dell’Irlanda.

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Antropocene

Il lupino bianco

Lupinus albus L1753 - è una pianta annua

della famiglia delle Fabaceae, con asse fiorale allungato.

di Guido Bissanti

Il lupino bianco

Frequente in talune aree del Cento Italia l’utilizzo come alimento per i diabetici. Oggi si producono in via industriale farine e altri preparati a base di semi di lupino con funzioni dietetiche e medicinali, ma rimane decisamente sconsigliato l’uso di lupini spontanei non trattati, crudi, a scopo terapeutico, per i possibili gravi problemi di intossicazione ai reni e al fegato o ad altri organi importanti che possono causare.

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Cultura e Società

Fine di un'epoca

di Guido Bissanti

Fine di un'epoca

... la questione ecologica è ancor prima una questione di giustizia globale; una giustizia che deve rispettare allo stesso tempo diritti umani e diritti ambientali, in quanto figli della stessa Legge.
Questo significa che non possiamo risolvere l’emergenza ecologica e climatica senza riscrivere le regole economiche che, di fatto, sono solo la manifestazione ultima di regole socio-politiche.

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Antropocene

Asparagus
acutifolius

di Guido Bissanti

Asparagus   
<br>acutifolius

L’asparago selvatico (Asparagus acutifolius L.) è una pianta della famiglia delle Liliaceae reperibile praticamente in tutto il bacino del Mediterraneo, anche se più rara nel nord. I nomi comuni ci “asparago spinoso” e “asparago pungente” derivano dalle caratteristiche spine poste alla base dell’apparato fogliare. Da non confondersi con il luppolo selvatico o con i germogli di pungitopo (entrambi chiamati anche “asparagi selvatici”), i cui germogli vengono ancora oggi raccolti a primavera nelle campagne e nei luoghi incolti per farne ottimi risotti, frittate e minestre.

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Antropocene

Primula Veris

La Primula odorosa (Primula veris, L., 1753) è una pianta erbacea che cresce
spontaneamente nei prati, appartenente alla famiglia delle Primulaceae.

di Guido Bissanti

Primula Veris

Il nome del genere (“Primula”) deriva da una antica locuzione italiana che significa fior di primavera (e prima ancora potrebbe derivare dal latino primus). All’inizio del Rinascimento questo termine indicava indifferentemente qualsiasi fiore che sbocciasse appena finito l’inverno, ad esempio così si indicavano le primaverili margheritine (Bellis perennis – Pratolina).

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