Melilotus officinalis
di Guido Bissanti

Il meliloto viene coltivato non solo a scopo officinale, ma anche per la produzione di foraggio per gli animali, e per essere interrato allo scopo di migliorare la composizione del terreno. Viene inoltre usato per la produzione di un delicato e aromatico miele mono floreale.
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Piante e specie tintorie
di Guido Bissanti

Le piante tintorie sono una valida alternativa ai prodotti chimici comunemente usati per le tinture e la tintura e la pittura con pigmenti naturali sono arti antichissime che risalgono alle origini dell’umanità e traggono le loro materie prime dalle infinite varietà del mondo vegetale, animale e minerale.
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Viscum album
di Guido Bissanti

Il vischio è una pianta conosciuta da tempo remoto ed a cui sono collegate numerose tradizioni, leggende, letteratura e vari utilizzi. Per le popolazioni celtiche, che lo chiamavano oloaiacet, era, assieme alla quercia, considerato pianta sacra e dono degli dei; secondo una leggenda nordica teneva lontane disgrazie e malattie. Continua in molti paesi a essere considerato simbolo di buon augurio durante il periodo natalizio...
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Allium cepa
di Guido Bissanti

La cipolla è una pianta erbacea biennale che con molta probabilità è originaria degli altipiani del Turchestan e dell’Afghanistan. Oggi, questa pianta, in tutte le sue molteplici varietà è coltivata in tutto il mondo. La cipolla fu introdotta in America centrale da Cristoforo Colombo nel suo viaggio del 1493 a Haiti ma nel nord era già conosciuta,
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Cynara scolymus
di Guido Bissanti

Il termine Cynara proviene dal greco κῑνάρα kinára, carciofo in Galeno e Dioscoride. L’epiteto specifico scolymus proviene da scolymus cardone, carciofo, nome presente in Plinio (latinizzazione del greco σκόλυμος scólymos, una sorta di cardo commestibile in Aristarco e Teofrasto.
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Arachis hypogaea
di Guido Bissanti

Il termine Arachis deriva dal greco ἄρακος arachos, pianta delle leguminose citata già da Aristofane, Ipparco e Teofrasto. L’epiteto specifico hypogaea proviene dal prefisso greco ὑπο- hypo- sotto e da γῆ ge terra: cioè sotterraneo, per la caratteristica del legume di interrarsi.
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Medicago sativa
di Guido Bissanti

La Medicago sativa è una specie originaria dell’Asia sud-occidentale, è diffusa in Italia prevalentemente in Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Veneto.
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Petroselinum crispum
Il prezzemolo
(Petroselinum crispum (Mill.) Fuss, 1866)
di Guido Bissanti

Il prezzemolo è conosciuto dai tempi più remoti e citato da antichi autori. Plinio (I° secolo d. C.) ne evidenzia alcuni usi così: “Di altro genere alcuni chiamano prezzemolo quello nato tra i sassi, particolarmente indicato contro gli ascessi con l’aggiunta di due cucchiai del suo succo in un bicchiere di succo di marrobio, il tutto in tre bicchieri di acqua calda.
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Citrullus lanatus
Il cocomero o anguria è una specie erbacea
di Guido Bissanti

Il Citrullus lanatus, è una specie originaria della fascia tropicale dell’Africa (particolarmente abbondante nel deserto del Kalahari, dove potrebbe avere avuto origine) e dell’Asia. Oggi è una pianta coltivata e largamente diffusa in tutto il mondo, sia nella fascia tropicale che in quella temperata-calda.
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Il Ravanello comune o rapanello
(Raphanus sativus L., 1753)
Raphanus sativus
di Guido Bissanti

Il Ravanello comune è una specie erbacea caratterizzata da una parte aerea che si presenta con foglie lobate con margine irregolarmente seghettato. I fiori sono muniti di quattro petali di colore bianco, rosa o violetto; il frutto è una siliqua che racchiude semi rossastri, rotondi o leggermente allungati.
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Il lampone è una specie arbustiva da frutto
della famiglia delle Rosaceae
Rubus idaeus
di Guido Bissanti

Il Rubus idaeus, allo stato selvatico, cresce in zone collinari e di montagna del centro Europa. Anche in Italia è comune, da 200 a 2.000 m. s.l.m., nelle radure dei boschi montani ma più rara nel Meridione e nelle Isole. Cresce soprattutto negli spazi aperti all’interno dei boschi o colonizza prioritariamente parti di bosco che sono stati oggetto di incendi o taglio del legno.
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Conosciuta come comune melanzana
Solanum melongena
di Guido Bissanti

La Solanum melongena è una specie annuale di origine del continente asiatico e più precisamente dall’India, anche se esistono innumerevoli documenti che dimostrano la coltivazione della melanzana nell’area del sudest asiatico sin dalla preistoria; successivamente fu importata in Medio oriente ed arrivò nel Mediterraneo introno al VII secolo.
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Solanum lycopersicum
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Solanales, Famiglia Solanaceae, Genere Solanum, Specie S. lycopersicum.
di Guido Bissanti

Il Solanum lycopersicum è caratterizzato da piante annue con asse fiorale più o meno allungato, spesso privo di foglie. Le sue bacche sono molto variabili nella forma e nelle misure, ghiandolosa e pubescente da giovane e rossa a maturazione. Semi di 2,5-3 x 1,8-2 mm, ovoidi, compressi, lisci, brunastri , ricoperti da una sostanza mucillaginosa...
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Actinidia deliciosa
di Guido Bissanti

Nel 1904 alcuni cloni di Kiwi furono importati in Nuova Zelanda dove furono praticate selezioni di alcune varietà.
Il nome Kiwi però fu adottato proprio in questo Paese, inteso in origine come “Kiwi fruit” cioè frutto del kiwi, per caratterizzare il frutto come tipico prodotto della Nuova Zelanda, con riferimento al kiwi, simbolo della Nuova Zelanda.
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Atropa belladonna
Appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida, Ordine Solanales, Famiglia Solanaceae
e quindi al Genere Atropa ed alla Specie A. belladonna.
di Guido Bissanti

La belladonna cresce in maniera sporadica nelle zone montane e submontane fino ad una altitudine di 1400 metri, soprattutto su suoli calcarei ed ai margini di boschi ombrosi, come le faggete. La troviamo allo stato selvatico in Europa centrale, nell’Africa settentrionale e nell’Asia occidentale fino al Pakistan.
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Antropocene
Hibiscus cannabinus
di Guido Bissanti

L’ Hibiscus cannabinus secondo alcuni è originario dell’Asia meridionale, mentre secondo il Murdoc, fu domesticato nel 3500 a.C. nel Nuclear Mande, una regione agricola dell’Africa Occidentale. Per la sua origine si fa comunque più riferimento alle aree africane ove si trovano forme selvatiche: le valli superiori del Niger e del Bani; il territorio Angolano, che presenta le specie più primitive ed il territorio Tanzaniano.
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Tamarix gallica
di Guido Bissanti

La tamerice comune cresce soprattutto negli ambienti litoranei, sui greti dei torrenti, sempre in terreni sciolti, sabbiosi o ghiaiosi. È una pianta che sopporta la salsedine e vegeta anche in terreni salini. La si trova spontanea nelle aree costiere del mediterraneo occidentale, dal livello del mare fino agli 800 metri s.l.m..
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Cicer arietinum
di Guido Bissanti

Il genere Cicer è rappresentato da piante spontane nelle regioni calde del Vecchio Mondo, con particolare presenza nei climi aridi o semiaridi. Il maggior numero di specie si concentra nell’Asia centrale e occidentale. Nel continente europeo il genere Cicer è spontaneo solo nella penisola balcanica.
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Lens culinaris
La Lenticchia (Lens culinaris Medik.)
di Guido Bissanti

L’Italia è un modestissimo produttore: meno di 1.000 ettari coltivati a lenticchia. In Italia le lenticchie che si coltivano sono popolazioni locali a seme piccolo che godono di rinomanza per la loro qualità: molto apprezzate sono le lenticchie del Fucino, del Castelluccio di Norcia, di Villalba, di Altamura, di Pantelleria, ecc..
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Arbutus unedo
Il corbezzolo (Arbutus unedo L., 1753), detto anche albatro
di Guido Bissanti

Il corbezzolo è elemento caratteristico della macchia mediterranea, ove costituisce complessi puri o vive in consorzio con altri elementi termofili, così come nelle macchie a Mirto, Alloro, Leccio, Lentisco e Sughera; il suo areale va dalla Penisola Iberica e dall’Africa sino al Mar Nero. È diffuso quindi nei paesi del Mediterraneo occidentale e giunge sino alle coste meridionali dell’Irlanda.
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Il lupino bianco
Lupinus albus L1753 - è una pianta annua
della famiglia delle Fabaceae, con asse fiorale allungato.
di Guido Bissanti

Frequente in talune aree del Cento Italia l’utilizzo come alimento per i diabetici.
Oggi si producono in via industriale farine e altri preparati a base di semi di lupino con funzioni dietetiche e medicinali, ma rimane decisamente sconsigliato l’uso di lupini spontanei non trattati, crudi, a scopo terapeutico, per i possibili gravi problemi di intossicazione ai reni e al fegato o ad altri organi importanti che possono causare.
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Fine di un'epoca
di Guido Bissanti

... la questione ecologica è ancor prima una questione di giustizia globale; una giustizia che deve rispettare allo stesso tempo diritti umani e diritti ambientali, in quanto figli della stessa Legge.
Questo significa che non possiamo risolvere l’emergenza ecologica e climatica senza riscrivere le regole economiche che, di fatto, sono solo la manifestazione ultima di regole socio-politiche.
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Asparagus
acutifolius
di Guido Bissanti

L’asparago selvatico (Asparagus acutifolius L.) è una pianta della famiglia delle Liliaceae reperibile praticamente in tutto il bacino del Mediterraneo, anche se più rara nel nord. I nomi comuni ci “asparago spinoso” e “asparago pungente” derivano dalle caratteristiche spine poste alla base dell’apparato fogliare. Da non confondersi con il luppolo selvatico o con i germogli di pungitopo (entrambi chiamati anche “asparagi selvatici”), i cui germogli vengono ancora oggi raccolti a primavera nelle campagne e nei luoghi incolti per farne ottimi risotti, frittate e minestre.
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Primula Veris
La Primula odorosa (Primula veris, L., 1753) è una pianta erbacea che cresce
spontaneamente nei prati, appartenente alla famiglia delle Primulaceae.
di Guido Bissanti

Il nome del genere (“Primula”) deriva da una antica locuzione italiana che significa fior di primavera (e prima ancora potrebbe derivare dal latino primus). All’inizio del Rinascimento questo termine indicava indifferentemente qualsiasi fiore che sbocciasse appena finito l’inverno, ad esempio così si indicavano le primaverili margheritine (Bellis perennis – Pratolina).
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