#134 - 21 settembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrŕ  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerŕ  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, puň durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni piů importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchč" (Mark Twain) "L'istruzione č l'arma piů potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non č un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchč i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltŕ  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensě nella capacitŕ  di assistere, accogliere, curare i piů deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltŕ  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo č un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminositŕ , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fotografia

Guardare il mondo con emozione

Casa dei Tre Oci - Venezia

Sguardo di donna

di Eva Mari

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La Casa dei Tre Oci a Venezia presenta la mostra Sguardo di donna a cura di Francesca Alfano Miglietti: 250 opere pensate e scelte per orientare lo sguardo e la mente verso un mondo che parla di diversitĂ , responsabilitĂ , compassione e giustizia. Un progetto ambizioso che rimarca come la fotografia negli ultimi decenni abbia scelto di divenire una sorta di coscienza del mondo, facendosi testimone anche di quello che spesso viene occultato.

Sguardo di donnaSguardo di donnaSguardo di donna

Una grande macchina teoretica e visuale, prima che una “canonica” mostra. Questa l’impressione - scrive Massimo Mattioli - con la quale si esce dalla Casa dei Tre Oci, a Venezia, dopo aver visitato Sguardo di donna. Un progetto curatoriale con molteplici livelli di lettura: che presenta una selezione di circa 250 fotografie di 25 artiste di tutto il mondo e di diverse generazioni, scelte dalla critica in oltre due anni di lavoro perché portatrici di un punto di vista unico e al tempo stesso trasversale su molte tematiche dell’attualità.
Dalla violenza domestica alle identità mutanti di genere, dal trasformismo sessuale ai conflitti religiosi e razziali, fino a temi sociopolitici sempre aperti come la pena di morte: “un mondo che parla di diversità, responsabilità, compassione e giustizia”.

Sguardo di donnaSguardo di donnaSguardo di donna

Grandi nomi ormai storicizzati, al fianco di artiste più giovani: 25 autrici, 25 storie, 25 sguardi singolari sul mondo, sull’altro, sulla relazione: Diane Arbus, Martina Bacigalupo, Yael Bartana, Letizia Battaglia, Margaret Bourke-White, Sophie Calle, Lisetta Carmi, Tacita Dean, Lucinda Devlin, Donna Ferrato, Giorgia Fiorio, Nan Goldin, Roni Horn, Zanele Muholi, Shirin Neshat, Yoko Ono, Catherine Opie, Bettina Rheims, Tracey Rose, Martha Rosler, Chiara Samugheo, Alessandra Sanguinetti, Sam Taylor Johnson, Donata Wenders, Yelena Yemchuk.

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Diversi livelli di lettura, si diceva: scanditi anche dallo spettacolare allestimento firmato dallo stilista Antonio Marras, in stretto legame con un’icona della venezianità come il Teatro alla Fenice: una scenografia capace di trasportare il visitatore all’interno delle storie che si leggono sulle pareti: un’esperienza nell’esperienza, in cui anche l’allestimento diventa parte fondamentale della narrazione e crea la relazione tra gli spazi della Casa e le opere fotografiche.

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