#131 - 15 giugno 2015
da La fine di quest'arte
Silvia Bre - (Einaudi, 2015).
Fiore che si depone
ai propri piedi
e con il collo piegato dai raggi
devasta tutte le scene,
ecco che noi sorgiamo
eloquenza della pena
incatenati
dove l’aria sovverte il respiro
in archi tanto acuti che si muore
e la caduta è libera di cominciare.
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