Una grande mostra antologica
Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano
Florence Henry
E' aperta al Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano, e resterà aperta fino al 31 agosto, una grande mostra monografica dedicata a Florence Henry, fotografa e artista che ha attraversato il secolo scorso da anticipatrice.
Mentre Parigi, al Jeu de Paume, le dedica un'antologica, nelle grandi aule romane campeggiano 140 immagini tra cui un importante gruppo di foto sulla Roma antica e molti ritratti dei suoi amici che si chiamavano Piet Mondrian, Robert e Sonia Delaunay, Hans Arp...
Promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, Il Museo Nazionale Romano e l'Area archeologica di Roma, in collaborazione con Electa, l'esposizione è curata da Giovanni Battista Martini cui si deve, insieme ad Alberto Ronchetti, la riscoperta negli anni Settanta della fotografa.
La mostra monografica dedicata a Florence Henri (1893 - 1982) ci rivela una fotografa e un’artista che con le sue fotografie ha dimostrato come questo mezzo espressivo abbia modificato profondamente il linguaggio visivo tra le due guerre, e allo stesso tempo, manifestato un temperamento alla ricerca della libertà, versatile e scevro da ogni compromesso.
Le 140 immagini in mostra a Roma fanno luce sulle diverse modalità di lavoro e sulla dimensione sperimentale di questa straordinaria artista. Un cospicuo gruppo di foto riguardano la Roma antica e restituiscono una dimensione teatrale della città, che si sposa con gli spazi monumentali delle antiche aule termali.
Si tratta di scatti realizzati durante uno dei suoi numerosi viaggi in Italia, quello del 1931-32, e poi ricomposti con la tecnica del fotomontaggio in sede di sviluppo e stampa delle fotografie, così da ricreare situazioni ambientali altre dal vero.
Fin dagli esordi, la Henri ha avuto come amici e maestri i grandi innovatori della scena artistica...
Le grandiose aule delle Terme di Diocleziano ritornano ad essere cornice di prestigio per fotografie di così spiccata personalità. In esse sono vivi i segni della sua attenzione soprattutto rivolta il Foro, le sculture e le architetture “classiche”.
Anche se il maggior corpo di lettura delle antichità romane conferiscono un carattere specifico alla citazione del classico nelle opere di fotografia, non da meno si impongono all'attenzione dei visitatori, degli studiosi e degli esperti le particolari stampe in cui figurano Minerve polarizzate con un effetto a bassorilievo o le pose dove figure femminili mediterranee come in cammei ellenici, riecheggiano i nudi di Man Ray, e si stagliano sulle rovine.