#127 - 27 aprile 2015
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrŕ in rete fino alla mezzanotte del 31 gennaio, quando lascerŕ il posto al numero 360. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchč ti morde un lupo, pazienza; quel che secca č quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport č l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte č costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista č colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Editoriale

Vuoto a perdere

di Dante Fasciolo

Si ripetono da tempo ogni giorno rapimenti e decapitazioni.
Non abbracciare l’Islam assetato di sangue, ecco la colpa.
Non rinunciare al proprio credo cristiano, ecco la condanna.
Trionfo della Morte.

Nascondere la palpabile incertezza.
Trincerarsi dietro incomprensibili elucubrazioni politiche.
Balbettio di un’Europa dimentica delle ferite subite in campo.
Trionfo della paura.

Rimpallo delle responsabilitĂ  tra nazioni, indifferenti o finanziatrici.
Silenzio complice delle AutoritĂ  Religiose Islamiche.
IncapacitĂ  a discernere delle Istituzioni Internazionali.
Trionfo dell’ignavia

Prosperano i trafficanti di armi.
Moltiplicano potere e denaro cinici governanti.
Distruggono Storia e Memoria i “futuri regnanti”
mentre rapinano e stuprano uomini, donne e bambini
e strappano loro volontĂ  e dignitĂ .
Pirati e corsari in agguato a spartirsi la preda.
Soprusi e violenze: catene per gli schiavi del nostro tempo.
Facili promesse di felici orizzonti, il sogno inseguito,
pagato con la vita in mare: strada della speranza spezzata
o per approdi salvifici privi di arcobaleno.
Va in scena la miseria umana vuoto a perdere.

"Non fa alcuna differenza che le vittime siano
cattolici, copti, ortodossi o protestanti.
Il loro sangue è uno medesimo nella loro confessione di Cristo!
Il sangue dei nostri fratelli e delle nostre sorelle cristiani
è una testimonianzache grida per farsi sentire da tutti coloro
che sanno ancora distinguere tra bene e male.
E questo grido deve essere ascoltato soprattutto da coloro
che hanno nelle mani il destino dei popoli".

La voce di Papa Francesco, unica, forte e chiara,
oltre la morte, la paura, l’ignavia, oltre le miserie umane,
di fronte al continuo martirio che viene inflitto
in modo così crudele agli uomini in Africa,
in Medio Oriente ed in alcune regioni dell'Asia,
si affaccia al proscenio della solidarietĂ  e della vicinanza,
e propone un respiro profondo: preghiera e sollecitazione,
per una platea che si ostina a non ascoltare.

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