Il punto sullo stato della nostra cinematografia - un quadro sintetico ma incisivo
attraverso la proiezione di lungometraggi, cortometraggi, documentari e incontri con gli autori
Museo Interattivo del Cinema - Milano
Giovani Rivelazioni
di Federica Fasciolo
Nell'ambito dell'articolato programma Il cinema visto da Milano proposto dalla Fondazione Cineteca Italiana,anche quest’anno i giovani sono stati protagonisti e si sono raccontati: il Concorso “Rivelazioni” ha presentato infatti opere indipendenti girate da nuovi autori e i cinque lungometraggi non ancora distribuiti in sala che lo compongono sono tutte opere prime.
I cinque film in gara sono stati valutati da una giuria del pubblico costituita da spettatori e studenti iscrittisi a farne parte.
Mi chiamo Maya (Tommaso Agnese) - Due sorelle di 16 e 8 anni si ritrovane sole dopo la morte della madre. La loro fuga dall’assistenza sociale diventa un road movie alla ricerca di se stesse.
Index Zero (Lorenzo Sportiello) - 2035. Un uomo e una donna cercano di entrare illegalmente negli Stati Uniti d'Europa per dare un futuro al figlio che aspettano. Negli USE a ogni cittadino viene affidato un “indice di sostenibilità” basato sul benessere e la produttività personale e una donna incinta non è sostenibile.
Bolgia totale (Matteo Scifoni) - Un ispettore prossimo alla pensione, alcolizzato e consumatore di droga, e un giovane criminale in fuga. Due disperati che scontrandosi sapranno ritrovare la propria umanità.
Short Skin (Duccio Chiarini) - Sin da piccolo Edoardo soffre di una malformazione al prepuzio che lo rende impacciato con le ragazze. Ora diciassettenne, Edoardo reagisce infastidito alle pressioni del mondo circostante che aggravano le sue insicurezze.
Border (Alessio Cremonini) - Due giovani sorelle siriane che si trovano coinvolte nel conflitto fra esercito governativo e i ribelli che combattono contro il regime di Assad tentano di fuggire in Turchia.
Fuori concorso, anche film e documentari in anteprima per Milano.
Pitza & Datteri, la commedia di Fariborz Kamkari (il regista curdo di I fiori di Kirkut) in cui la pacifica comunità musulmana di Venezia viene sfrattata dalla moschea da un’avvenente parrucchiera che la trasforma in un salone di bellezza. Una divertente storia di integrazione multiculturale in cui spiccano Bepi, un veneziano convertitosi all'Islam (Giuseppe Battiston), il giovanissimo Imam afghano Saladino (Mehdi Meskar) e la splendida parrucchiera Zara (Maud Buquet).
Prog Revolution (Rossana De Michele), il racconto di una città, Milano, nel periodo che va dal 1969 al 1979, l’epoca d’oro del Rock Progressivo, che vede come protagonisti grandi musicisti, tra i quali la PFM, gli Area e Eugenio Finardi, artisti, fotografi, discografici che porteranno lo spettatore in quel mondo che hanno vissuto e contribuito a creare.
Faber in Sardegna (Gianfranco Cabiddu), il rapporto d’amore tra Fabrizio De Andrè e la Gallura, a partire dalle canzoni concepite tra i campi dell’Agnata.
Let’s go (Antonietta De Lillo), presente in sala insieme al protagonista Luca Musella, che nel film ripercorre la propria vita in un testo-lettera da lui scritto e in un viaggio reale e ideale attraverso l’Italia, da Napoli, sua città natale, a Milano, il luogo della nuova esistenza che conduce, da quando da fotografo professionista e scrittore si è ritrovato nullatenente.
Tutte le scuole del regno (Marco Bechis, Caterina Giargia), film ambientato a Palermo che racconta la storia di una dirigente scolastica, Marisa Cordone, che da tutta la vita lavora nelle scuole in uno dei quartieri più difficili della città, la Vucciria.
Eva Braun (Simone Scafidi), pellicola che dà vita a un grottesco viaggio attraverso il Potere, il sesso e la disponibilità dei protagonisti a sottomettersi a qualsiasi umiliazione pur di ottenere il loro scopo.
L’internazionale del risparmio – Vita e pensiero di Filippo Ravizza (Giulia Ciniselli), documentario che attraverso le testimonianze dei figli e di una ricca documentazione d’archivio ripercorre i momenti salienti della vita di Filippo Ravizza, pioniere dell’insegnamento commerciale e fondatore nel 1951 della Scuola Italiana di Pubblicità.
Welcome Home (Silvia Maggi, Silvia Radicioni), film che racconta l’esperienza della casa di riposo Lebensort Vielfalt, del quartiere Charlottenburg di Berlino, che dal 2012 ospita anziani appartenenti alla comunità LGBT (Lesbiche, gay, bisessuali, e transgender).