#358 - 1 dicembre 2024
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Poesia

Poesia che apre l'antologia sull'infanzia dal titolo "Le Nevicate in Abruzzo"

Nevicata in Abruzzo

Di Anna Manna

I Natali in Abruzzo

a Tocco Casauria

nella grande casa dei nonni

con le zie festose in cucina

con il camino acceso

ed io bambina

al piano di sopra.

Cullata dai profumi dei grandi pranzi

già dalle nove di mattina

i regali sul lettone

le carezze dei lupi alle finestre appannate

e nevicava nevicava nevicava !

Ero amica delle fate e dei lupi

della neve e delle favole,

al piano di sopra scrutavo la vita

che scorreva gustosa nelle feste,

nei piani più bassi sentivo le voci

dei grandi

ed io

l'unica piccola nella grande casa

ero un po' regina

un po' prigioniera

un po' primadonna

un po' ultima ruota del carro,

certo quando scendevo

in sala da pranzo,

dopo che la mia mamma giovanissima

mi aveva messo in testa un bel fiocco,

tutti mi aspettavano come una grande attrice

di quei giorni beati

tra Natale e Capodanno

che odoravano di buono

fino alla Befana

notte magica davvero!

Tre mandarini, una fetta di panettone

il tovagliolo di pizzo candido

le noci ed il torrone!

Tutto pronto per la vecchina!

Salivo la scala grande per tornare a dormire

al piano di sopra

con il cuore in gola

e la manina stretta a quella di zia Maria

che saltellava con me già contenta

gustando la festa della mattina dopo...

dormivo con le fate e con i lupi, con la neve

e con le favole

in fondo anche adesso

mi piace abbandonarmi

al piano di sopra della vita

in una condizione di distanza

tra le favole ed i lupi

con la neve

cullata da fate (forse i versi, l'arte, la poesia)

che mi somigliano.

L'amore ricevuto poi ti resta

appiccicato addosso come miele,

ballare con i lupi non è poi spaventoso

se dentro hai le chiavi del sorriso.

Donate amore

è l'unica nevicata

che vale la pena di vivere!

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