La poesia che si cela dietro la cartolina non sarà mai recitata compiutamente.
Museo Diotti a Casalmaggiore - Cremona
Saluti in cartolina
Dalle immagini storiche alla Mail Art
Se è vero che spedire le cartoline diventa sempre più raro...ormai anche con i più semplici telefonini si possono fotografare i luoghi di visita e spedire immagini che raggiungono il destinatario entro un batter di ciglio... è pur vero che la poesia che si cela dietro la cartolina non sarà mai recitata compiutamente dalle nuove immagini.
Ed ecco allora, che a tirar fuori dal cassetto il vecchio mazzo di cartoline ricevute nei decenni passati, ha pensato il Museo Diotti di Casalmaggiore, e le espone in una interessante mostra aperta fino al 3 maggio.
La nuova mostra del Museo Diotti si colloca nell’ambito della documentazione e della ricerca – proprie dalla missione del Museo – sul paesaggio, sulla città, sul territorio e sulle forme della loro rappresentazione.
Il Museo possiede, fra le raccolte normalmente non esposte al pubblico, un piccolo fondo di cartoline storiche che si prestava come punto di partenza per una mostra più articolata: questa è stata possibile grazie al prestito di due collezionisti casalaschi, amici e collaboratori del Museo già in altre occasioni, Lucia Mainoldi Capelli e Mario Buglia che da anni raccolgono cartoline di Casalmaggiore, alcune delle quali ormai molto rare.
La mostra non intende avere carattere di esaustività: i pezzi esposti avrebbero potuto essere molti di più, anche perché spesso le cartoline sono state realizzate in molte varianti, simili fra loro. E’ stata quindi effettuata una selezione, a cura di Valter Rosa, che consentirà comunque di osservare in mostra circa 300 pezzi raffiguranti gli scorci più caratteristici della città, dal fiume alla piazza, dalle chiese alle principali strade, a documentare le trasformazioni intervenute a Casalmaggiore dagli inizi del Novecento agli anni Sessanta.
A corredo della mostra viene proposto un montaggio-video di alcune immagini del passato a confronto con la città attuale: esso è stato realizzato da Fabrizio Paroli e Chiara Vietta, studenti del Liceo Classico di Casalmaggiore, nel corso della loro recente esperienza di alternanza scuola lavoro svolta presso il Museo.
Quella delle cartoline storiche è tuttavia solo una sezione della mostra: ad essa è stata infatti affiancata una sezione di Mail Art, grazie ad un’idea di Tiziana Priori e con la collaborazione di Ruggero Maggi, uno dei massimi esponenti di questo genere artistico.
I due artisti milanesi hanno lanciato ad una cerchia di colleghi un progetto denominato “Museo Diotti Card”, proponendo loro la realizzazione di una cartolina d’artista, prendendo spunto da alcune immagini di Casalmaggiore (la facciata del Museo Diotti, la Chiesa di Santa Chiara e il Duomo di Santo Stefano) che hanno costituito la base di partenza per un intervento artistico molto vario e creativo. Hanno aderito al progetto ben 207 artisti, provenienti da tutt’Italia, da molti paesi europei, ma anche dagli Stati Uniti, da vari stati del Sud-America, dal Canada e dal Giappone. Le cartoline pervenute in poco più di un mese sono state 380: un successo che è andato oltre ogni aspettativa.
Lo spirito che anima queste coloratissime cartoline contemporanee d’artista è prevalentemente l’ironia: gli autori scatenano la loro fantasia manipolando in ogni modo le immagini di partenza, facendo interagire spesso testo e immagini e, soprattutto, ricorrendo alle tecniche più disparate: dal fotomontaggio all’elaborazione digitale, dal collage agli interventi più propriamente grafici e pittorici. Fra le più insolite cartoline cucite, cartoline di legno o di stoffa che diventano dei veri e propri oggetti tridimensionali.
La proposta di una visita guidata alla mostra e al Museo rappresenta un’assoluta novità. Si occuperanno della visita le operatrici dell’Associazione DiMusE incaricate dei servizi educativi, con la collaborazione dell’Associazione Il Torrione che collabora attivamente alla vita del Museo grazie al progetto “La primavera del museo”in convenzione col Comune.
In occasione di questa mostra il Museo lancia un appello a tutta la cittadinanza che avesse in casa qualche antica cartolina di Casalmaggiore e volesse donarla: sarebbe un modo per incrementare il fondo specialistico del Museo, il quale – per altro – auspica fin d’ora di poter realizzare in futuro un’opera di documentazione più ampia e completa di questo patrimonio, un vero e proprio catalogo che sarebbe sicuramente un prezioso ed interessante volume strenna per tutti.