#355 - 1 settembre 2024
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fotografia

Un reportager marinaresco

L'importante e' l'essenziale

di Guido Alberto Rossi

A differenza dei politici e degli avvocati, il fotoreporter deve raccontare un avvenimento, un viaggio o un personaggio, con pochi scatti precisi ed essenziali che illustrino la storia completa dell’argomento, non può permettersi lunghe chiacchere o fantasiose promesse, deve fare dei bei clic concisi. Non è una cosa facile come sembra, se devi fare un reportage su Roma o Milano non puoi tralasciare di fotografare il Colosseo o il Duomo ma, certamente, non puoi fare una foto cartolina altrimenti difficilmente rivedrai il cliente, specialmente se si tratta di una testata prestigiosa che di Colosseo e Duomo ne ha visti a migliaia in tutte le salse.

L'importante e' l'essenziale

Quindi devi mettere il turbo alla fantasia per cercare di fare qualcosa di originale, ci si riesce quasi sempre, solo che alle volte il risultato non è un granché. Quando si imposta un reportage sulla carta si cercano le località o le situazioni principali del soggetto, se dobbiamo scattare un reportage geografico, qualsiasi sia la località, non possono mancare i luoghi famosi, un po' come lo scheletro per il corpo umano, poi via via si aggiungono i muscoli e gli organi che possono essere qualsiasi cosa bella, originale e divertente da vedere e trasmettere al lettore.

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Se invece si tratta di un personaggio la cosa si fa più complicata perché bisogna lavorare a due cervelli e il cervello che comanda è quello del personaggio, inoltre devi trovare spunto dalla sua professione e cercare di combinare il tutto in un unico scatto, pensato per la copertina o l’apertura del servizio. Ovvio che, se il personaggio è il presidente USA, non serve mettergli dietro la Casa Bianca o la bandiera a stella e strisce, perché tutti lo conoscono e chi non lo conosce non legge neanche la pubblicazione per cui stai scattando, ma se è un signore/a abbastanza famoso nel suo ambiente, ma non universalmente conosciuto, aggiungere qualche oggetto della sua professione al suo ritratto può essere utile, sempre che lei o lui sia d’accordo.

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Forse il più facile di tutti i temi è il reportage sportivo, li c’è poco da inventare, sono gli atleti o i mezzi i protagonisti ed è evidente che uno che corre in pantaloncini e maglietta non fa l’astronauta. Se però devi fare un reportage completo generico, magari su Wimbledon, oltre ai campioni della finale, bisogna scattare un po' tutto, dai raccatta palle ai reali in tribuna, passando per la bella signora dal cappellino eccentrico.

L'importante e' l'essenziale

Da un paio di anni, vengo amichevolmente “ingaggiato” dal Circolo Nautico dell’Isola del Giglio per fotografare il Palio marinaro, dalla barca delle madrine, pilotata dal mio amico Massimo. Questa gara remiera, si tiene ogni 10 agosto da ben 56 anni, e vi partecipano i tre rioni di Giglio Porto: Saraceno, Moletto e Chiesa non solo con barca, remi, quattro rematori e timoniere, ma con tutti gli abitanti dei vari rioni, dai bambini agli anziani che dai rispettivi moli: Rosso per il Saraceno, Verde per il Moletto e quello dei traghetti per il rione Chiesa, fanno un tifo da stadio come durante il derby. Il finale è sempre il tuffo e bagno dei tifosi vittoriosi che vanno all’arrembaggio della loro barca, anche i due perdenti fanno lo stesso, magari con meno felicità nel cuore.

L'importante e' l'essenziale

Quindi per fare un reportage completo, devo scattare: la sfilata iniziale, la partenza, la gara e i festeggiamenti finali, dove i ragazzi euforici spesso con il loro peso affondano la barca. Il tutto deve essere raccontato in dieci foto. Questa sfida a tre è spettacolare e forse potrebbe dare l’idea per incominciare a pensare di organizzare un campionato di calcio con partite a tre squadre che giocano contemporaneamente, ovviamente con tre porte e 33 giocatori.

L'importante e' l'essenziale

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