S' Agapo'
di Angelo Zito
Per quei versi ribelli
come capelli che scivolano sul tuo viso,
per quelle lacrime
che sgorgano dalle tue palpebre,
per quel pudico rossore
che arrossa le tue guance
ecco così mi appari, poesia.
Da lontano e tardi
ti ho cercata
negli inquieti richiami
di una Atene polverosa,
nelle strade di Torino,
nei profumi di Sicilia
e più e più
nella musica che intreccia le parole
t’ho incontrata,
nei versi di Leopardi,
nelle voci di Barga,
nel porto d’Alessandria,
e negli sguardi dell’etrusco Cardarelli,
nella ragazza di Livorno di Caproni.
Come raggiungerti?
dove trovare parole inusate,
bere alla tua fonte
e farti mia?
Sempre più lontana mi sfuggi,
impenetrabile,
e nella lingua degli dei,
dove primamente t’ho cercata,
insoddisfatto amante
acqueto le mie ansie
sussurrandoti
σ' αγαπάω. c