In occasione dell' 8 luglio
giornata internazionale del Mediterraneo
Mare nostrum
Di Redazione
Il Mediterraneo è un ecosistema molto fragile esposto a grandi rischi che richiede di essere
tutelato.
Anche per questo, l’8 luglio di ogni anno, si celebra la giornata internazionale del
Mediterraneo, un’importante occasione per aumentare la consapevolezza sul suo stato di salute
e sui pericoli che lo minacciano.
Il Bacino del Mediterraneo, forse pochi sanno, che è un’area rispetto a tutti gli altri mari del
pianeta con il maggior numero di specie viventi. Ma deve fare i conti con tre grandi problemi:
l’inquinamento, lo sfruttamento ittico e il cambiamento climatico.
“Un mare di pace”
Quest’anno, con lo slogan “Un mare di pace”, si è deciso di dedicare questa giornata anche a
tutti (troppi) coloro che in quel mare hanno perso la vita: donne, uomini e bambini che hanno
tentato di attraversare il Mediterraneo in fuga dalla guerra o dalla fame e ne sono stati
risucchiati. E non solo ma anche per riflettere su quanto sta accadendo sulle coste Nord Africane
e su quelle del Mar Nero.
Una giornata per ricordare i ripetuti fallimenti dei tentativi di dare finalmente una risposta
europea alla pace tra i popoli, nonché alla questione dei diritti umani, di cui spesso si perde
traccia, oltre che in mare, nel dibattito pubblico e politico.
Quindi in questa edizione, la 10^, il significato importante della Giornata internazionale del Mar
Mediterraneo si estende oltre che all’ambiente ai popoli che vi vivono.
Una sola parola d’ordine.
Va ricordato che oltre alle autorità governative dei paesi che si affacciano sul bacino
mediterraneo, che già nel 1976 firmarono la Convenzione di Barcellona, sono numerosi i progetti
e le associazioni che oggi si occupano di vigilare, monitorare e gestire l’integrità del nostro mare,
partendo dall’impatto negativo dei rifiuti, soprattutto plastici, sulla sua delicata biodiversità.
Molto ancora va fatto e la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo oltre a questo
obiettivo, quest’anno in particolare aggiunge la necessità di trovare e diffondere una profonda
pace tra i popoli.
Abbinato alla giornata internazionale del Mediterraneo è il Premio Internazionale Nethuns con una sezione speciale sul Mar Nero. Riconoscimento internazionale verso persone, enti e città che si sono distinti nella tutela dei mari: Mediterraneo e Mar Nero.
La Commissione aggiudicatrice del Premio Nethuns 2024 ha nominato per l’anno in corso i
seguenti vincitori:
Sezione internazionale: il Comune Ucraino di Odessa; sezione Italia: Stazione Zoologica Anton Donrn: Presidenza Centro Convenzione di Barcellona; Laboratorio di oceanologia sperimentale ed ecologia marina dell’Università della Tuscia; Istituto
Tethys (Milano) per la conservazione dell’ambiente marino; Guardia Costiera; Don Bruno
Bignami, direttore uff. nazionale per i problemi sociali della CEI; Livio De Santoli, Prorettore della
Sapienza e coordinatore nazionale delle fonti rinnovabili; Licia Colò, per la sua trasmissione TV
“Eden”.
L'iniziativa si svolge in due fasi.
Prima fase
8 luglio convegno alla Camera dei Deputati, Palazzo Theodoli Sala
Matteotti, via del Corso n. 380, il pomeriggio dalle 15 alle 18,30.
In quella sede verranno resi noti i soggetti vincitori del premio Nethuns
2024 (Nethuns è il dio del mare e delle acque etrusco)
La consegna dei premi avverrà nella seconda fase.
Seconda fase
27 settembre 2024 in una città di mare in fase di definizione tra
Civitavecchia, Genova, Napoli e Taranto, verrà organizzata la cerimonia
per la consegna materiale dei premi Nethuns.
In quella occasione è previsto che il Sindaco della città scelta consegni
personalmente il premio (Un trofeo elaborato da un artista di fama
internazionale) al Sindaco di Odessa.
La cerimonia è prevista per il pomeriggio, mentre la mattina è dedicata
ad iniziative promosse dal comune ospitante la manifestazione.
Nel contempo verranno presentate al pubblico e alla stampa le prime
“Sentinelle del Mare” a tutela della vita marina.
Per il 27 settembre sono previste varie iniziative a supporto
dell’operazione “Mediterraneo Mare di Pace”
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