Roma - Museo Crocetti
Otre il muro
Terra di Palestina
Fotografie di Federico Palmieri
Si è conclusa presso la Sala Espositiva del Museo Crocetti di Roma, la mostra fotografica “Oltre il muro. Terra di Palestina” di Federico Palmieri.
Nell'evento, curato da Spazio 40 Art di Tina Loiodice e Fabrizio Ena, sono stati presentati 30 scatti inediti dell'autore.
Federico Palmieri ha viaggiato più volte in Palestina. I suoi primi reportages nel West Bank sono stati pubblicati da Graffiti Editore nel volume “Obiettivo Palestina”, edito nel 2017.
Le fotografie selezionate sono uno spaccato della realtà palestinese antecedente al conflitto in corso.
Descrivono un equilibrio precario, in Cisgiordania come a Gaza, incancrenito negli anni sotto gli occhi indifferenti della comunità internazionale. L' escalation politica e militare di questi ultimi mesi ci dice poi che mai come ora si è lontani anni luce dalla Risoluzione ONU del 1947, che prevedeva in terra di Palestina la convivenza di due Popoli in due Stati.
Palmieri documenta la realtà di quelle terre, la difficile convivenza tra Israeliani e Palestinesi, senza esprimere giudizi, lasciando al lettore e al pubblico la possibilità di costruirsi in piena autonomia una propria opinione. Dagli scatti emergono frammenti di vita quotidiana, bimbi dal sorriso triste, donne dal capo coperto, anziani i cui volti segnati comunicano antica saggezza; ma anche muri dei check points coperti di graffiti che raccontano la sofferenza di un popolo; infine i paesaggi mozzafiato della Cisgiordania, di grande bellezza, ma deturpati ovunque dalla presenza di muri alti, di cemento, elettrificati, a separare culture, religioni, vite.
I muri, appunto.
David Grossman, affermato scrittore israeliano, è un intellettuale estremamente critico della politica governativa nei confronti dei palestinesi di Gaza e Cisgiordania. “Israeliani e palestinesi – afferma Grossman - non hanno bisogno di erigere un muro che li separi: hanno bisogno di abbattere il muro che li divide.”
A Berlino, il 9 novembre 1989, cadde IL MURO per antonomasia, e ci si illuse che da quel giorno in poi il mondo sarebbe stato migliore. Non è stato così; tanti muri sono ancora in piedi (i muri di Belfast, a separare dal 1969 le comunità cattoliche da quelle lealiste; il muro di Nicosia a Cipro, per distinguere dal 1974 l'etnia greca da quella turca, tanto per fare due esempi). Di nuovi se ne erigono : pensiamo al muro di Tijuana tra Messico e Stati Uniti, alle barriere di Ceuta e Melilla tra Marocco e Spagna, ai tanti muri costruiti per ostacolare, lungo la Rotta dei Balcani, i migranti che vogliono entrare in Europa. La convivenza pacifica tra popoli e razze, la coesistenza e tolleranza tra diverse religioni, rimangono purtroppo ancora solo un' utopia.
I muri sono sì barriere fisiche e reali che separano gli uni dagli altri, ma sono soprattutto barriere ideologiche, costruite in funzione di pensieri, paure, dubbi che ci differenziano da un nostro simile. Non sono quindi la soluzione, ma un ostacolo alla pacifica convivenza.
Federico Palmieri continua a guardare oltre questi muri. Le fotografie inedite di questa Mostra, sono un reportage del suo ultimo viaggio in terra di Palestina, poco prima della pandemia del 2020.
Lo spirito del fotografo è sempre lo stesso: scattare, documentare, selezionare e sottoporre al pubblico. Attento, rigoroso, tecnicamente ineccepibile, sfrutta il privilegio di cui ha goduto nel visitare quei luoghi oltre le barriere, oltre i muri, e propone una selezione di 30 fotografie scattate a Hebron, Nablus, Ramallah, Gerico, Betlemme e Gerusalemme, nonché in alcuni campi profughi.
Per l'evento è stato concesso il Patrocinio del Municipio XV del Comune di Roma.
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