Primo: sconfiggere l'indifferenza
Poverta' trasversale
di Amanzio Possenti
Si parla spesso di povertà o assoluta o relativa e se ne discute intensamente come il problema merita: di volta in volta si scoprono urgenze sociali e necessità emergenti e si fanno i conti dell’ampiezza di una situazione dolorosa. I cinque milioni e mezzo di poveri statisticamente accertati e i quasi due milioni in povertà assoluta - ovvero mancanti di tutto - rappresentano una condizione drammaticissima in un Paese che si colloca fra i sette più industralizzati nel mondo.
Mentre la povertà preme ed è presente in tutto il Paese suscitando ovunque angustie e difficoltà, diventa allarmante il fatto che è divenata trasversale, colpendo in varie categorie sociali el asciando tracce di evidenti disagi che si immaginavano lontanissimi. Nella nuova statistica la trasversalità aggiunge alte gradazioni di preoccupazione,poiché si individuano problematiche acute e inattese in famiglie o soggetti singoli finora non toccati.
Le cause di allargamento della platea sono varie: perdita del posto di lavoro, situazione familiare colpita da gravi problemi di salute, difficoltà a trovare un’occupazione positivamente retribuita, vita’in nero’ con i connessi problemi, bollette sempre più pesanti e via dicendo. La Caritas vive quotidianamente, e con partecipazione, questi problemi e ne dà comunicazione insieme ai Comuni dove la trasversalità si è fatta più presente e le vulnerabilità crescono aggiungendosi alle esistenti.
Urge uno sforzo comune tra politica, ammistrazioni, privati per questa battaglia di dignità al di là di contrapposizioni preventive: il dramma della povertà in aumento richiama tutti, i cristiani in primo luogo, a non voltarsi dall’altra parte.