La freccia nera
Inghilterra, seconda metà del Quattrocento. Le nobili famiglie di York e Lancaster si contendono il trono nella cosiddetta Guerra delle Due Rose. Sullo sfondo di questo drammatico conflitto, si consumano le vicende del giovane Dick Shelton. Rimasto orfano, Dick è cresciuto con Daniel Brackley, un avido soldato che lo ha avviato alla carriera militare. Quando scopre che è stato il suo tutore ad uccidere il padre, decide di schierarsi con la Freccia nera: un gruppo di fuorilegge che lotta contro le ingiustizie dei potenti. Tra battaglie, amori e avventure, si assisterà a una sorprendente evoluzione del protagonista. Dal classico di R. L. Stevenson, l’adattamento a fumetti di Dino Battaglia.
Robert Louis Balfour Stevenson, scrittore, drammaturgo e poeta scozzese, è autore di diversi grandi classici della letteratura. Si ricordano, tra gli altri, L’isola del tesoro, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde e La Freccia nera.
Quest’ultimo romanzo, di genere storico e avventuroso, fu pubblicato per la prima volta nel 1883 per poi essere trasposto in diversi adattamenti cinematografici e televisivi di successo.
Il maestro Dino Battaglia ne ha realizzato una meravigliosa versione a fumetti che torna a splendere in questa nuova edizione cartonata di grande formato.
Dalla prefazione di Gianni Brunoro
«Questo momento cronologico della vita di Battaglia è idoneo a evidenziarci qualche dettaglio interessante, appartenente a un periodo seminale della sua evoluzione artistica.
Infatti, pur mantenendosi alla struttura narrativa tradizionale del fumetto, Battaglia procede a sperimentazioni all’interno delle vignette lavorando sulle ombreggiature e raffinando il tratto. Probabilmente l’originaria pubblicazione a colori nel «Corriere dei Piccoli» mascherava questa tipologia di dettagli, che invece si possono ben rilevare nel bianco/nero di queste tavole: si rileva agevolmente come i “neri” non sono il risultato di campiture derivanti da pennellate, bensì diverse sfumature ottenute premendo sulla carta batuffoli di cotone o di pezzetti di spugna, imbevuti nella china, variamente diluita; oppure con, e attraverso, brandelli di garza, il cui risultato grafico sulla carta simula l’effetto di retinature.
Al tempo stesso, anche il lavoro sul tratto grafico evidenzia una certa ricercatezza [...] che conferisce alle tavole una percezione visuale di leggerezza, di vaporosità, che sono le premesse di stilizzazioni ed eleganze che Battaglia raffinerà negli anni successivi. Ma delle quali si può qui intuire il presagio.»