Sale rosa Himalaya
di Roberto Bonsi
Il sale rosa dell’Himalaya, tra i diversi sali in commercio, ha alcune particolarità che lo contraddistinguono dagli altri. Anzitutto, e tra parentesi, poniamo in risalto il colore in questione che è solitamente ottenuto dalla sintesi additiva del rosso con il bianco, un colore tenue che è di fatto tale anche nel caso del tipo di sale del quale stiamo iniziando a scrivervi.
La fonte natia del sale rosa si trova nel Pakistan e precisamente nella regione del Punjab (La regione dei Cinque Fiumi). Città importanti di questo territorio sono Lahore e Rawalpindi, ed è purtroppo una terra di vecchi e nuovi grandi conflitti socio politici e bellici, di ricchezze sfrenate e di povertà assolute, e con una “stragrande” presenza musulmana.
Quale è la sostanziale differenza tra il sale comune fine e grosso da cucina, ed il sale rosa? Quest’ultimo contiene meno sodio ed è ricco di ossido di ferro, che è quel minerale che gli dona il colore rosa o rosato che dir si voglia. Risulta poi non esser raffinato come il sale normale, per l’appunto quello di uso comune, ed è composto da altri microelementi.
Il sale rosa dell’Himalaya è particolarmente adatto per condire il pesce, la carne e le verdure crude e cotte, la salsa “vinaigrette”, ed altri tipi di aromi. Non è invece opportuno per i brodi e per le zuppe, in quanto si scioglie molto più lentamente rispetto al sale marino bianco, e a differenza del sale della nostra tradizione culinaria, ha un sapore molto più delicato, ed è ottimale aggiungerlo in tutti i vari tipi di pietanze. Pensate, che tornando molto, molto indietro nel tempo, la sua effettiva formazione è risalente all’incirca ad oltre 250 milioni di anni fa.
E’ un sale di natura prettamente fossile, che è rimasto ben conservato e si è poi definitivamente “cristallizzato” nelle grotte del Khewra (n.d.a.: o miniera di sale di Mayo) sempre nel Pakistan. Ha sempre mantenuta la sua purezza iniziale, in quanto una volta estratto non ha mai subito alcun tipo di trattamento. Questa del Khevra risulta essere la seconda più estesa miniera di sale al mondo. Siete curiosi di sapere quale è la prima in assoluto?. E’ la miniera di Wieliczka, che si trova nei pressi della bella città polacca di Cracovia.
Che differenza esiste tra il sale e il salgemma, termine quest’ultimo del quale non avevamo ancora scritto? Il sale “tout-court” si ottiene in virtù dell’evaporazione dell’acqua di mare, mentre il salgemma è estratto dalle rocce, cioè dalle suddette miniere di sale.
Torniamo al sale rosa dell’Himalaya, che è chiamato così anche se la catena montuosa appena citata, si trova ad oltre 300 km dalla zona di estrazione e di raccolta sulla quale stiamo scrivendo. Il sale himalayano è solo un termine puramente di natura commerciale atto ad indicare questo pregiato sale da cucina estratto dal salgemma, che è stato commercializzato nel mondo occidentale agli albori del 19° Secolo.
Non sempre il sale rosa contiene il suo colore predominante, ma a volte, e non con frequenza, risulta essere bianco, opaco oppure trasparente. Nella sua composizione predomina il cloruro di sodio, ed in minor quantità vi sono metalli come zinco, cadmio, rame, nichel, manganese, piombo, cobalto, tellurio, alluminio e bario. Il sale in questione viene usato anche come saponetta per lo “scrub” della pelle e come lampada, e quest’ultima viene indicata come un aiuto per le varie forme di depressione, e fa che si crei una sorta di “energia positiva”, ma di fatto non esistono ancora delle prove scientifiche certe sugli eventuali benefici per la salute dell’uomo. Il sale rosa contribuisce alla trasmissione di impulsi liquidi nel cervello dell’uomo e favorisce un dosato equilibrio dei liquidi interni ma anche esterni alle cellule umane.
Grazie alla presenza di diversi sali minerali e di antiossidanti aiuta anche a contrastare i crampi muscolari. Il “nostro”, quello di cui stiamo scrivendo, ha anche altre proprietà benefiche sull’uomo, in quanto tende a ridurre sensibilmente il reflusso gastro-esofageo, ci disintossica in buona parte dalle tossine del nostro organismo. Si pone in netto contrasto con le nostre irritazioni ed infiammazioni cutanee, aiuta la respirazione e la circolazione del nostro corpo, e tende a mantenere le nostre ossa in buono stato. Insomma il sale rosa, ma anche tutti gli altri tipi di sale sono oltremodo efficaci per la salute del nostro corpo e non solo. In ultima battuta possiamo ben dire che esagerare con il sale può far molto male, quindi è meglio preferire la vita gustando solo cibi iposodici. Noi a piccolissime dosi, ed ogni tanto, per meglio sensibilizzare le nostre “papille gustative” tendiamo a salare il nostro buon mangiare, ma come per tante cose, si ripete di non esagerare. Nel caffè “no sugar” di ogni mattina al risveglio, e qualche ora dopo al bar, provate a mettere nella tazzina, un mezzo cucchiaio di olio o separatamente e di pari misura, del sale fine. Sentirete che poi un certo buon gusto rimane … . Il sale che dà sapore è simbolo della vera sapienza, che dona gusto alla vita (Mc 9,50).