#347 - 2 marzo 2024
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Cultura e Società

La inconcepibile furia della rappresaglia

Dalla parte degli oppressi

Di
Nicola Bruni

Mi dispiace molto per la deriva criminale e sanguinaria dello Stato di Israele guidato da Netanyahu, che sta danneggiando gravemente la reputazione degli ebrei nel mondo e fomentando le fiamme dell’antisemitismo, mentre sembra voler perseguire a suon di bombe una “soluzione finale” della questione palestinese, con l’eliminazione di un’intera etnia da territori rivendicati per un “diritto divino” sancito dalla Bibbia.

Dalla parte degli oppressi

Io ho un grande rispetto per il popolo ebraico, con il quale da cattolico ho in comune i libri dell’Antico Testamento, le letture dei profeti e le recite dei salmi nelle Messe domenicali. Da insegnante, raccontavo sempre ai miei studenti la tragedia italiana delle leggi razziali fasciste e l’orrore dell’Olocausto, li accompagnavo al mausoleo delle Fosse Ardeatine dove furono trucidati tra gli altri dai nazisti 75 ebrei romani, deprecavo la rappresaglia compiuta contro 335 italiani innocenti, gli mostravo le foto dei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau, Dachau e Majdanek che avevo visitato in dolorosi pellegrinaggi.

Dalla parte degli oppressi

Oggi, però, devo constatare che l’attuale primo ministro israeliano si sta comportando come Hitler, a parti rovesciate, con una politica razzista, colonialista, di oppressione e genocidio del popolo palestinese, con una rappresaglia smisurata sugli abitanti di Gaza, con l’uccisione punitiva anche di migliaia di bambini del tutto estranei al terrorismo di Hamas, con la distruzione massiccia e pianificata anche di case, ospedali, scuole e luoghi di culto, in spregio al diritto internazionale e ad ogni senso di umanità.

Dalla parte degli oppressi

Non bastano a giustificare tanta furia distruttiva e omicida l’orribile strage di israeliani innocenti e la cattura di ostaggio compiuta da Hamas il 7 ottobre 2023, per l’assoluta mancanza di proporzioni nella rappresaglia. Ma anche se fossero rispettate le proporzioni, per uno Stato democratico e di diritto non sarebbe lecito assassinare per rappresaglia degli innocenti.
Purtroppo, Israele oggi non è uno Stato civile e democratico solo perché ci sono le elezioni (ricordo che anche Hitler andò al potere con il voto popolare): è uno Stato terrorista, che compie crimini di guerra e crimini contro l’umanità, in proporzione molto più di Hamas.

Dalla parte degli oppressi

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