#347 - 2 marzo 2024
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
comunicazione

A margine delle polemiche sui testi delle canzoni e delle innumerevole occasioni di inutili confronti sui media

Se la comunicazione ...

Uno specchio immeritatamente deformante

di Dante Fasciolo

Se la comunicazione ...Se la comunicazione ...

A lungo è stata bocciata l’incidenza della musica leggera e delle canzoni sul livello di comunicazione capace di influenzare in qualche modo l’opinione pubblica con uno sbrigativo: “sono solo canzonette”.
Parolieri, musicisti e poeti, scrittori, sociologi, psicologi a lungo hanno dissertato sull’argomento negli anni, soprattutto legando le loro tesi in coincidenza della grande kermesse canora rappresentata dal “Festival di Sanremo”.
E come ogni anno, scopriamo che alcuni dei testi qui presentati offrono materia di dibattito in proposito: Devono le canzoni rimanere nell’ambito dell’intrattenimento canoro leggero, o si può dare loro licenza di ampliare l’orizzonte con espressioni immersive in tematiche socio/politiche?
Ai posteri l’ardua sentenza”, risponderebbe l’allievo della scuola pilatesca dei nostri giorni, riservando al quesito il tono di una pronuncia di alto lignaggio filosofico… ma “scendendo giù pe li rami” fino a raggiunge le radici del discorso, occorre riportare ad un corrente colloquio la questione che sottace: Può la musica leggera e la variegata presenza di testi di canzoni attuali aiutarci a crescere lungo il solco di una moderna e consapevole cultura?

Se la comunicazione ...

Senza dare più spessore del necessario a questa espressione artistica, ma neanche demonizzarla, riconoscendole cittadinanza e diritto di esprimere idee e pensiero, così come è doveroso riservare anche alle molteplici discipline dello spettacolo culturale di intrattenimento, riteniamo che occorra inserire tutto il repertorio e tutto il corrente bagaglio di arte e creatività presente copiosamente nel nostro paese in un ambito di ricerca di ben più ampio orizzonte culturale significativo.

Se la comunicazione ...

Non c’è chi non avverta che tutta la gamma dei mezzi di comunicazione e di informazione sia satura di orpelli destabilizzanti, di un surplus di false notizie e di pressioni orientate a comportamenti subliminali di sempre più larghe fasce di popolazione private di ogni possibile reazione di fronte alle prepotenti dissimulazioni in atto.
Classe dirigente, autorità legittimate, istituzioni cavalcano tempi e decisioni scandite da clessidre diverse, bussole che hanno smagnetizzato il loro nord…“Nave senza nocchiero in gran tempesta”, ieri, come oggi, la denuncia dell’inconsistenza e la falsa partecipazione civile e politica dei cittadini interessati solamente al proprio interesse e non più alla casa comune… e non c’è chi non senta il bisogno di trovare una possibile uscita dal labirinto del nostro vivere odierno.
Stampa quotidiana, radio, televisione, piegano con sempre maggiore evidenza al “facile, al leggero, a ciò che non disturba e che accarezza il fruitore”…con un occhio sempre benevolo verso l’editore; e i più noti gruppi editoriali via internet, hanno affogato l’informazione dando il via libera in larga misura alla più insulsa diffusione di pseudo/pensieri in nome di una malintesa libertà di espressione.
Un intrico di vergogna offensiva e lasciva che mortifica sempre più l’incredulo e il benpensante, l’uno e l’altro impotenti e assuefatti. Uno specchio immeritatamente deformante la realtà dell’essere umano.

Se la comunicazione ...

Semplificando: Basta gossip ed effimero. Urge deviare lo sguardo dai riflettori dell’intrattenimento superficiale e alienante; riportare l’agenda mediatica verso orizzonti di idee capaci di affrontare esigenze del tempo e sviluppo di contenuti che stimolino il pensiero critico e alimentino discussioni costruttive il cui fine ultimo sia promozione e conoscenza maggiori in campi oggi meno esplorati.
Cultura di qualità, dunque, imperativo di conquista per una coscienza civica all’altezza dei tempi.

Se la comunicazione ...

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