Pagazzano (Bergamo)
museo m.a.g.o.
di Amanzio Possenti
Il Museo MAGO - Museo Archeologico Grandi Opere – di Pagazzano (Bg) ha conquistato il prestigioso premio nazionale Francovich, destinato da SAMI (Società Archeologi Medievalisti Italiani) al miglior Museo di argomento legato al Medioevo.
L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi - con particolare e soddisfatto entusiasmo - dall’assessore comunale al Patrimonio, Comunicazione, Castello e Turismo arch. Silvana Scotti.
In effetti si tratta di una notizia importante visto che il MAGO è diventato un costante punto di riferimento per migliaia di visitatori, poiché al suo interno sono state raccolte e opportunamente assemblate le preziose opere archeologiche repertate durante i lavori di scavo, in area bergamasca (fra Fara Olivana con Sola, Cortenuova, Isso, Romano, Caravaggio, Treviglio) che avevano preceduto la realizzazione della autostrada Bre-be-mi.
La vittoria nel Premio Francovich - che sarà consegnato il 23 febbraio a Firenze durante il TourismA - non solo esalta tutti coloro che vi operano con varie responsabilità - dal sindaco, all’assessore, al personale volontario - ma si impone all’attenzione poichè, pur di piccole dimensioni rispetto a grandi realtà museali, il MAGO rivela di essere un museo di ottima qualità storico-culturale, inserendosi a buon diritto fra i Musei medievalisti italiani.
All’assegnazione del Premio si è arrivati dopo che il SAMI ha candidato il Museo di Pagazzano attraverso il voto dei cittadini, voto conclusosi a livello nazionale il 15 gennaio scorso; ed ora la notizia della vittoria quale miglior Museo acquisita grazie anche al voto consistente dei frequentatori ed ammiratori bergamaschi.
Si apre per MAGO una nuova importante stagione di rinnovato richiamo agli appassionati - e sono molti - di cultura medievale, fra storia, rinvenimenti e tradizioni lontane ma ancora sensibili tutt’oggi. Per Pagazzano un luogo assolutamente significativo per quel che il Museo racconta ed esprime delle generazioni medievali della nostra terra di pianura.