#344 - 20 gennaio 2024
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 LUGLIO PER LASCIARE IL POSTO AL N° 354 GIOVEDI' 1° AGOSTO. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
letteratura

Rubrica in lingua dell'Urbe dedicata ai Papi del passato
Da Alessandro VI ad Alessandro VII

Gian Pietro Carafa

Papa Paolo IV - 1475 - 1555/1559

di Angelo Zito

Gian Pietro CarafaGian Pietro Carafa

Gian Pietro Carafa, ancora cardinale, fu presidente de l’Inquisizione universale voluta da Paolo III. Der tutto naturale che una vorta diventato Papa cor nome Paolo IV continuò quell’opra meritoria.Testardo, capoccione, impastato co’ la tera dell’Irpinia, conforme a le predicazzioni de Lutero, che attaccava li privileggi de la chiesa, diede vita ar Santo Uffizio che cor tribbunale de l’inquisizzione tajò teste a tutto spiano pe’ riportà la fede vera in vaticano.
Mise sotto accusa diversi cardinali che s’erano allontanati dalla fede, secondo lui.
Autoritario, intransigente difensore della moralità della Chiesa nun se fece scrupolo de brucià vivi ebrei e cristiani colpevoli di eresia.
L’episodio più clamoroso fu la morte di un giovane padovano che rifiutava di abiurare le sue idee: fu bollito vivo in un calderone in piazza Navona.
Tanta infamia non conobbe sosta, fu il primo a ghettizzare gli ebrei, costringendoli a vivere in un quartiere isolato e a portare in testa un cappello giallo.
L’opera meritoria fu un catalogo de li libri proibiti, che poteveno diffonne l’eresia e turbà le sante menti de li cristiani. 900 titoli con i nomi più illustri der tempo.

Pover’omo, doppo d’avé tanto faticato pe’ portà avanti le sue idee, li popolani, senza riconoscenza, er giorno de la morte assediareno e devastareno er palazzo de l’inquisizione, abbattereno la statua che s’era fatta fà ar Campidojo, staccareno la testa e la buttareno dentro fiume. Pe’ dodici giorni Roma fu in mano a una folla scarmanata e anziosa de vennetta.

Gian Pietro Carafa

Li libbri all'indice

Dentro a li libbri attento c’è er dimonio,
si prenni pe’ bono quanto è scritto
finisci come er carciofo a esse fritto,
anche si er male nun s’augura a nissuno.
Te fo ‘n’elenco tiettene lontano:
Ariosto, Dante, quello c’hanno detto
te mette la capoccia a capa sotto,
nun l’hai da legge si sei un bon cristiano.
Er consijo che vié dar Vaticano
lo devi rispettà come un contratto
sinnò ciavrai le mosche ne la mano.
Si pensi che nun basti quanto ho detto
je dò foco a sti libbri piano piano
lo fò per bene tuo no pe’ dispetto.

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