Cento pagine
Di Roberto Morassut - Editrice Cooper
“Cento Pagine” è una raccolta di cinque saggi politici. Cinque saggi su cinque argomenti, dai quali emerge la continua e inquieta ricerca di nuovo paradigmi ed una quasi eretica insofferenza dell’autore per certe pigrizie della Sinistra. L’attenzione è rivolta sia ad alcune “narrazioni”, sia ad alcune “proposte” parimenti condizionate da un certo conformismo che impedisce pienamente alla Sinistra italiana di interpretare il mondo presente con chiavi inedite.
Il primo dei saggi tratta del rapporto tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa ed è un breve viaggio nella storia della filosofia; tema attualissimo che scuote uno dei capisaldi identitari della sinistra.
Il secondo saggio tratta del centenario del PCI: la ricostruzione del ruolo, dell’importanza e delle eredità che l’esperienza comunista in Italia hanno lasciato alla sinistra di oggi, cerca di liberarsi di alcuni stereotipi ma non scade nell’ideologia restando agganciata il più possibile ad un rigoroso esame di carattere storicistico.
Il terzo saggio tratta della figura di Giacomo Matteotti, mettendola in relazione a quella di Enrico Berlinguer. Due leader diversi e lontani ma accomunati da uno slancio ideale e da una tensione morale che li rende ancora amati, moderni, popolari. E, per certi aspetti, simili.
Il quarto saggio espone organicamente la proposta, da tempo avanzata dall’autore, di superare il PD attraverso un processo costituente che porti alla nascita di un nuovo soggetto politico che metta al centro il valore della “Democrazia” e abbandoni l’idea organizzativa del “Partito” di matrice novecentesca. I “Democratici” lungi dall’essere un vago e indistinto movimento dovranno essere una rete più larga e più forte per includere energie ed esperienze che la presente forma organizzativa e associativa della sinistra non è più in grado di raccogliere e collocare alla base di un forte progetto di cambiamento.
L’ultimo saggio tratta di Roma. L’autore presenta degli “appunti” per un programma ed espone la sua proposta costituzionale di riforma dell’ordinamento della Capitale, collocandola in una prospettiva storica che risale al dibattito risorgimentale sulle vie per realizzare l’Unità d’Italia, all’interno del quale ritrova attualità l’ipotesi neoguelfa sostenuta da Vincenzo Gioberti di un federalismo guidato da Roma.
L'autore Roberto Morassut è nato a Roma nel 1963. È un uomo politico che, nel corso della sua esperienza, ha coltivato la passione per la scrittura. È stato consigliere e assessore comunale nella giunta guidata da Walter Veltroni a Roma, e ha ricoperto diverse cariche tra il 1995 ed il 2008. Dirigente di partito nel PCI, poi nelle successive evoluzioni, fino al PD. Dal 2008 è Deputato della Repubblica ed è stato Sottosegretario di Stato presso il Ministero per l’Ambiente. Attualmente è Vice Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e membro della Commissione Monocamerale di Inchiesta sulle periferie urbane. Fa parte della Direzione Nazionale del PD e della Presidenza del Gruppo PD alla Camera. Nei suoi libri si è occupato di Roma, di sport, di politica e di casi giudiziari irrisolti.