#343 - 6 gennaio 2024
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
letteratura

Rubrica in lingua dell'Urbe dedicata ai Papi del passato
Da Alessandro VI ad Alessandro VII

Giovanni Maria Ciocchi del Monte

Papa Giulio III 1487 - 1550/1555

di Angelo Zito

Giovanni Maria Ciocchi del MonteGiovanni Maria Ciocchi del Monte

Quante se ne so’ dette allora quanno fu eletto Papa Giulio III. Rimasero scontenti li francesi e l’imperiali che però aveveno combinato er fatto.

Prima de esse Papa pe’ volere de Paolo III Farnese fu fatto presidente della commissione de li lavori per Concijo de Trento. Tante vorte cambiò parere sí che li lavori non viddero la fine durante er tempo der papato suo.

Lo scandalo però che dava voce a li romani fu quer giovinetto Innocenzo, fijo der servo suo, che se lo portava a letto come un fijo e lo fece addirittura cardinale. Tanti scrittori intinsero la penna pe’ condannà er fatto, ma er fatto rimase.

Ciaveva la passione pe’ la curtura, protesse li mejo artisti der tempo, tra l’antri li musici come Palestrina e co’ lui erano de casa Michelangelo, er Vignola e Vasari. Da urtimo se fece fà una villa, fora de Porta der Popolo sulla via Flaminia, che mó te la ricconto si vai avanti.

Er papato se sa è ‘na fatica
devi dà conto ar clero e a li fedeli,
fà accordi o guere co li governanti,
er giubbileo, l’indurgenze, er motu propio,
le bolle, er concijo, le riforme,
nun passi giorno co’ le mani in mano.
Pe’ riposasse da tutte le fatiche
Giulio III, d’accordo cor Vasari,
se fece costruí un po’ fori porta
‘na villa co’ fontane e co’ giardini,
ndove prenne er fresco quanno fa callo
e giocà co’ l’amichi a chiappa e fugge,
come vedi affrescati ner ninfeo
li putti co’ li sessi inturcinati.
L’invitati a le feste e a li banchetti
saliti su la barca ar Vaticano
smonteno lí davanti a valle Giulia,
un servizio co’ li fiocchi in guanti bianchi.
Quanto pô tirà a lungo sta bardoria?
Fino a che campa er Papa va benone
poi co’ Marcello II che vié dopo
la musica la fanno le campane.
Volle tornà a la cchiesa militante,
rifiutò de alloggià in Vaticano,
e in capo a 20 giorni disse amenne.
Sto Marcello, così come Adriano VI,
nun volle cambià er nome de battesmo
Er Papato de sti dua fu er più breve
de tutta la Storia de la Cchiesa.
Da quer momento la superstizione
fu er principio che guidò li Papi.
Nissuno mantenne er nome che ciaveva
e fu così che trionfò la fede.

Il ninfeo di Villa Giulia

Giovanni Maria Ciocchi del Monte

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