#340 - 18 novembre 2023
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Poesia

In ricordo di Carlo Marraffa

Roma - Ucai - Unione Cattolica Artisti Italiani

Premio La Pigna

I Vincitori premiati il 20 novembre

La Galleria La Pigna di Roma, emanazione dell'Ucai - Unione Cattolica Artisti Italiani, ha organizzato la seconda edizione del Premio Carlo Marraffa, già direttore della Galleria. Il premio abbraccia le categorie: pittura, scultura, fotografia, poesia.

nomi dei vincitori
Le poesie premiate

Primo premio ACQUA
di Marina Enrichi Cariolario

Acqua..
acqua e sale
e le acque di sopra e le acque di sotto
alla traccia centrale,
piattaforma di lancio
nello spazio e nel tempo.
Sei embrione no preambolo a vita
ma esistenza totale.

Acqua
acqua e sale
primigenia laguna, prima culla marina alla vita che sorge.
Dove passa il sussurro di uno scambio d’amore
che accarezza e che plasma ogni piccolo feto.

Acqua
acqua pura del pozzo
che disseti il deserto,
ombelico e miraggio
ad un’oasi fiorita.

Acqua acqua e sale Così il mare e l’oceano grande acqua materna
che lambisce e che bacia alle terre le rive...
fausto grembo diventi .
per chi solca le onde verso terre irrigate.

Acqua
acqua priva di sale
acqua dolce
a placare l’amaro dell’arsura rimasta alle vite salvate.

Acqua
acqua piena che sgorga A lavare il sudore
Per riemergere freschi e sentire ristoro dopo un lungo lavoro.

Acqua acqua bolle in cucina
e si sparge nell’aria il profumo del cibo così tanto agognato
da chi ha fame e lontano da casa.

Acqua acqua bella pulita per lavare ferite e detergere piaghe. per bagnare le labbra al malato che soffre
rinfrescare la fronte ad un volto che scotta.

Acqua
acqua azzurra e schiumosa
per tuffarsi e nuotare
fare spruzzi e giocare
con gli amici d’intorno.

Acqua
acqua fresca frizzante
per bagnare la gola,
ristorare la voce
e poi sciogliere il canto
alla gioia che vola.

Acqua
acqua e sale
nelle lacrime amare
che compongono il pianto
quando il cuore è più affranto.

Acqua
Acqua tu Benedetta
che consacri il neonato
e glorifichi il corpo
di chi parte per sempre,
e raggiunge la meta.

Acqua
tutto unisci e in te sciogli
differenze e contrasti
d’ogni terra e vivente
in un solo destino.

Acque
al Principio di tutto
dove aleggia sovrano
a creazione del mondo
per l’Eterno Volere
del Signore il Ruàch.

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Secondo premio E si correva all'acqua ©
di Silvia Polizzi

Noi che vivevamo d'arte...
Il Venerdì santo
non si dipingeva, non si suonava
non si ascoltava musica...
Si digiunava
da quanto ci era familiare e ci scaldava il cuore
riempiva il silenzio
solo il grido dell'Amore immolato...
Tutto rimaneva
come sospeso
tutto taceva.

Noi che vivevamo d'arte...
Nel Sabato del silenzio
si adorava, si amava e perdonava
tacevano i pensieri...
Si attendeva
il mistero di quell'Alba senza tramonto
della Vita che risorge
della Via che rinfranca, della Verità che svela...
Tutto rimaneva
come sospeso
tutto taceva.

Noi che vivevamo d'arte...
All'alba della Pasqua
si era già desti e si correva all'Acqua
che sgorgava tutta benedetta...
Si apparecchiava
per il grato convito del felice mattino
con le uova dipinte
e quelle di cioccolato, con la musica e i fiori...
Era la Pasqua
tutto gioiva
tutto cantava.

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Terzo premio Il mare di Simone
di Vittorio De Seriis

Il tuo mare è fatto di attese
sotto l’ombrellone
che copre la tua immobilità.
Il tuo mare è fatto di sorrisi
nell’ascoltare i giochi dei bimbi
che corrono attorno alla tua ombra.

A volte, quelle mani forti d’amore,
vicine ogni istante alla tua vita,
ti appoggiano sul mare
che ti sorregge e spruzza di gioia.

Il tuo mare è fatto di silenzi,
con rari momenti di saluto
che tu accogli con sguardi di sofferenza,
che hanno però il colore del cielo.

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