#122 - 9 marzo 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Ibernazione

di Dante Fasciolo

Un centinaio di persone o poche più
hanno deciso di vivere oltre la vita concessa:
si faranno ibernare per tornare al mondo,
forse tra qualche centinaio di anni,
quando la scienza avrà trovato il modo possibile.

Un gesto non solo per aiutare la scienza,
ma una sfida che parte dalla curiosità,
sfiora la speranza, l’onnipotenza,
supera la paura dell’esistenza, accentua
il desiderio egoistico di vivere ancora.

Non c’è dubbio: questa idea dell’ibernazione
è affascinante ed intrigante,
mette a nudo la fragilità umana destinata alla morte
e al contempo la tenace resistenza
a vivere ancora fisicamente.

In pochi si accorgono che la nostra vita terrena
è già ibernata da lungo tempo,
congelata laddove dovrebbe essere fuoco,
laddove dovrebbe essere presente
per dare senso e responsabilità alla vita che ci è data.

Congelata sui fronti di assurde guerre,
congelata di fronte allo strapotere economico-finanziario,
congelata di fronte alle ingiustizie,
di fronte alla povertà, all’ignoranza, alle negazioni,
alle disuguaglianze che avvelenano i popoli.

Ibernarsi allora è solo una fuga,
fuga dalla capacità di rinascere ora e subito,
rinascere nel segno vero di risurrezione
che libera l’uomo dalle paure e guarisce le ferite dell’anima
di quanti soffrono le storture del mondo.

“Io sono la via, la verità, la vitaâ€
“Chi rinasce in me vivrà per sempreâ€.
Sono parole da tenere presenti
in questo tempo che invita alla Risurrezione,
in questo tempo in cerca di pace

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