Minacce, guerra, recriminazioni
l'urlo di un popolo che soffre
Ucraina
di Amanzio Possenti
La guerra in Ucraina sembra non avere sbocchi di pace anche se per questa soluzione il Vaticano ci sta lavorando responsabilmente. All’assemblea generale Onu la Russia - Stato aggressore - e l’Ucraina - Stato aggredito - non si sono né incontrati né confrontati : ognuno per la propria strada,la Russia con le sue minacce (anche atomiche) nella cosiddetta ’operazione militare’ e il lancio di missili quotidiani, l’Ucraina con eroica resistenza, al contrattacco con droni e richiesta di nuove armi agli Usa per la difesa. Di pace non si parla proprio, solo parole, nessun gesto efficace. E la guerra si fa interminabile. Quali possibili sbocchi?
L‘Ucraina è Paese martoriato,lo ricorda continuamente Francesco nelle preghiere e agli Angelus domenicali. Dal Donbass a Kerson, da Zaphorijzia a Kiev, dal Mar Nero ad Odessa, è bombardamento senza sosta, le popolazioni sono stremate tra vittime e distruzioni : si attende la Pace, ma non c’è traccia finora per trattative, non cessa il rumore delle armi dal febbraio 2022. La Russia non parla nemmeno più delle sue presuntuose ‘motivazioni’, coinvolta, per assurda iniziativa bellica di invasione, in un vortice di morte, ma non cessano le sue minacce di disponibilità di armi tragicamente sofisticate ; l’Ucraina denuncia in continuazione crimini di guerra. Le popolazioni soffrono una tragedia inimmaginabile.
L’Europa vive un’ansia di forte preoccupazione. Emerge intanto, in ambito europeo ed anche da dichiarazioni di alcuni esponenti Usa contrari alle scelte del presidente Biden, il problema dell’invio delle armi, fra chi è favorevole e chi contrario, in un succedersi di punti di vista, di rinnovati impegni di aiuto o di posizioni di contrasto.
La Pace, frutto della cessazione del fuoco e di ritorno alla vita fra rispetto e sicurezza, resta la sola ‘arma’ certamente vincente: Francesco invita tutti a pregare affinchè il Signore la conceda. E i responsabili vi si prodighino con determinazione e autorevolezza.