In allestimento la Manovra Finanziaria
Chiedere - Dare
di Amanzio Possenti
Come risolvere il problema: necessità-disponibilità? Ovvero richieste del Paese fatte proprie o avanzate dai ministeri e risorse a disposizione. E’il cruccio di questi giorni per l’allestimento della Manovra Finanziaria a cura del Governo Meloni.
Se si dà ascolto a quanto scrivono i giornali, sarebbero disponibili solo 3,5 miliardi rispetto ai molti di più necessari: è proprio così? La maggioranza, pur a voci diverse ma confluenti nel bisogno di non travalicare i limiti obiettivi di bilancio ma dando al Paese una Manovra capace di rispondere alle molteplici esigenze reali, conferma che si farà il meglio e il possibile perché gli italiani si sentano ‘soddisfatti’ dei criteri di intervento.
Le opposizioni avanzano richieste (soprattutto sulla sanità e l’emergenza povertà) e contestano comportamento e scelte del Governo considerandole insufficienti ed inidonei ai bisogni della comunità.
Di certo le disponibilità sono risicate, tuttavia si può fare egualmente con esito positivo tagliando severamente dove si deve - senza pensare a problematiche elettoralistiche - e assegnando risorse là dove è palesemente necessario in vista di un’equità e giustizia sociale che devono essere riferimento e traguardo assoluto del bene comune.
Si rivela indispensabile – ove praticabile, al di là delle linee diverse (e legittime) di partiti, movimenti e sindacati - un concorso di impegni possibili, fattibili, efficaci e coerenti, affinchè la Manovra sia ed appaia non solo il massimo documento di politica generale bensì dimostri di porsi al servizio degli interessi nazionali e dei cittadini, soprattutto i più bisognosi.