#336 - 23 settembre 2023
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 1° dicembre quando lascerà  il posto al n. 341. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Arte

Mitologia onirica ed ancestrale

Julianos Kattinis

di Cinzia Folcarelli

Un universo suggestivo, mitologico e onirico, è protagonista nelle opere di Julianos Kattinis, nato a Damasco nel 1934 da genitori greci ateniesi, che dopo aver studiato in Medio Oriente e in diversi Paesi europei, ha scelto Roma come città d’adozione.

Julianos KattinisJulianos Kattinis

Kattinis è scomparso il 9 settembre 2023 ma ci ha lasciato il ricordo della sua sensibilità umana e artistica e della sua forte personalità, e le sue splendide opere, che vivranno per sempre.
Ognuna di esse è storia rivelata, ricca di suggestioni e rimandi alla mitologia e alla vita vissuta.
Quella di Kattinis è un’arte che coinvolge emotivamente, trascinando lo spettatore in un mondo enigmatico, ancestrale, fortemente connotato di simboli. Visioni panteistico-metafisiche della realtà, le sue opere sono caratterizzate da stratificazioni segniche e coloristiche che si dispongono le une sulle altre, si sovrappongono, si intersecano, si fondono tra loro, creando un tessuto onirico e sensuale, atavico e criptico.
Le sue figure, inondate di luce, sono arcaiche e moderne al tempo stesso, memori delle civiltà millenarie del Mediterraneo.

Julianos KattinisJulianos Kattinis

La donna è spesso protagonista nell’arte di Kattinis, è una dea arcaica che conserva in sé tutta la forza e la potenza della Madre Terra, l’amore ma anche la forza distruttrice della Natura. I volti femminili sono sempre enigmatici e la fissità dello sguardo, che va oltre l’apparire, verso qualcosa di profondo e lontano, proviene dalle icone bizantine; la loro sacralità, generatrice di vita, è insita nel credo panteista dell’artista.

Julianos Kattinis

“La pittura è una cosa mentale”. Questa frase di Leonardo da Vinci sintetizza simbolicamente tutta l’opera di Kattinis.
Per lui il rapporto con l’arte è qualcosa di mistico, è passione che rende svegli nel cuore della notte, magnetismo che fa restare davanti all’opera finché l’ultimo tassello è al suo posto. Solo in quel momento l’artista stesso può vedere il risultato del suo creare, nato sulla tela direttamente come prolungamento della sua psiche.
I graffiti primitivi, l’arte assira, egiziana, etrusca, greca, africana, e ancora Michelangelo, oggetto della sua tesi all’Accademia di Belle Arti, l’Impressionismo, l’Espressionismo, la Metafisica, il Surrealismo, de Chirico, Chagall, Picasso, Kandisnky, Mirò, Klee, ma anche Campigli, Mastroianni, tutta l’arte, dalle origini al Novecento, riaffiora nelle opere di Kattinis, sedimentata, “vissuta” in composizioni sempre diverse, caratterizzate da una cifra stilistica unica e inconfondibile.

Julianos KattinisJulianos Kattinis

Kattinis ha partecipato su invito alla Biennale di Venezia del 1964. Ha inoltre esposto le sue opere in molte sedi prestigiose, pubbliche e private, in Italia e all’estero. E' presente su Wikipedia, Facebook, Instagram. Per ulteriori informazioni www.julianoskattinis.it

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