Oltre 130 film e più di 150 appuntamenti per tutte le età
in programma a Trento dal 28 aprile al 7 maggio,
per scoprire storie e culture delle montagne del mondo.
Presentazione del festival Cineteca Arlecchino Milano © Cai
Trento Film Festival
di Federica Fasciolo
Oltre 130 film e più di 150 appuntamenti per grandi e bambini, con ospiti italiani e internazionali come gli alpinisti Hervé Barmasse, Tamara Lunger, Alex Txikon, Sílvia Vidal, David Göttler, Thomas Huber, la scrittrice e climber Anna Fleming, l’esploratore Alex Bellini, gli scrittori Mauro Corona, Francesca Melandri, Enrico Camanni, Tiziano Fratus e Davide Longo, l’attrice Violante Placido, il fotografo Jim Herrington, il giornalista e sceneggiatore Andrea Purgatori
Questi i numeri della 71esima edizione del Trento Film Festival (28 aprile – 7 maggio), presentata alla Cineteca Arlecchino di Milano. All’incontro hanno partecipato il Presidente generale del Cai, Antonio Montani, il Presidente e la Direttrice della rassegna, Mauro Leveghi e Luana Bisesti e il responsabile del programma cinematografico Sergio Fant.
In rappresentanza del Comune di Trento, socio del Festival, è intervenuta l’Assessora alla cultura Elisabetta Bozzarelli.
«Ci piace pensare al Trento Film Festival come al saggio che indica la luna, sperando che nessuno si limiti a fissare il dito, ma che al contrario il nostro pubblico guardi con coraggio e determinazione al cielo, in cerca di risposte e nuove strade da percorrere», ha detto il Presidente del Festival, Mauro Leveghi. «Il manifesto di Lorenzo Mattotti sembra suggerire il ruolo che l’uomo deve avere nella natura: esserci, non certo sparire, ma con lentezza, profondità e dolcezza, come auspicava il compianto Alex Langer. Nei temi ricorrenti dell’edizione 2023 ritroviamo questa visione e la tensione positiva a cercare non solo la direzione giusta per il cammino dell’uomo, ma anche le modalità del camminare, passo dopo passo».
Concetti ribaditi anche dal Presidente generale del Cai, Antonio Montani:
«*Il Trento Film Festival approfondisce ogni anno le tematiche più attuali relative alla montagna, al suo ambiente naturale e alle popolazioni che sulle Terre alte vivono e lavorano. Non c’è occasione migliore, dunque, per parlare di come il Club alpino italiano intenda farsi portavoce di un nuovo modo di rapportarsi con le montagne, alla luce di crisi climatica, pressione turistica e spopolamento. Una frequentazione davvero sostenibile da un lato deve essere attenta alle fragilità dell’ambiente, dall’altro deve garantire un valore aggiunto a chi in montagna abita tutto l’anno. Una montagna storicamente antropizzata come quella del nostro Paese deperisce se viene abbandonata. La vita in montagna è dunque fondamentale per il futuro sostenibile di queste aree e la presenza turistica, anche quella non di massa, deve lasciare qualcosa ai territori che si intendono conoscere e scoprire».*
-I protagonisti della 71esima edizione Anche in questa edizione 2023 saranno dieci le giornate che il Trento Film Festival dedicherà alle proiezioni dei film selezionati, ma anche agli incontri con gli autori, ai laboratori per bambini e famiglie, ai caffè scientifici e alle immancabili e attesissime serate evento.
«Dopo l’entusiasmante edizione del Settantesimo non era facile mantenere lo stesso livello di programmazione, ma anche quest’anno abbiamo dimostrato che il Trento Film Festival non è proprio in grado di fermarsi: nonostante l’età, è ancora un bambino curioso e irrequieto», ironizza la Direttrice del Festival Luana Bisesti. «Siamo riusciti a definire un programma di eventi di grande originalità, con format inediti ed esclusivi, toccando argomenti che non sempre sono mainstream ma che rappresentano uno spaccato importantissimo del mondo alpinistico, come il rapporto tra il rischio dell’impresa in quota e l’essere madri e padri. È questa la grande tradizione del Festival di Trento, ciò che lo ha reso per decenni un appuntamento imperdibile per alpinisti, climbers e appassionati di montagna da tutto il mondo: non limitarsi a replicare temi e format già noti, ma coinvolgere i protagonisti e il pubblico in riflessioni nuove e spesso anticipatorie».
Tra i protagonisti degli eventi gli alpinisti Alex Txikon, Chhepal Sherpa, Hervé Barmasse e David Göttler, che dialogheranno con il giornalista Fabrizio Goria su successi e rinunce nelle invernali himalayane. Spazio anche a una riflessione sull’alpinismo al tempo della crisi climatica con Arrampicarsi all’inferno: protagonisti il meteorologo Luca Mercalli, lo scrittore e alpinista francese Bernard Amy, gli alpinisti Rossano Libèra e Alberto Paleari, la scrittrice e attivista Sara Segantin, con le musiche di Martin Mayes, L’Orage e Trouveur Valdotèn. Tornano al Festival Mauro Corona con il suo Arrampicare. Una storia di rocce, di sfide e d’amore (Solferino), e il direttore editoriale del Cai Marco Albino Ferrari con Assalto alle Alpi, un racconto dal vivo tratto dal nuovo, omonimo libro edito da Einaudi.
-Destinazione… Etiopia e T4Future
La seguitissima sezione “Destinazione…” torna nel 2023 a esplorare paesaggi e culture del continente africano, rivolgendo lo sguardo all’Etiopia.
Non mancheranno le proposte del T4Future, la sezione del Festival dedicata alle nuove generazioni: un ricco programma di proiezioni, laboratori e attività pensato per favorire l’educazione all’immagine e promuovere tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla tutela dell’ambiente e all’educazione alla cittadinanza attiva.
Il programma completo è disponibile su www.trentofestival.it