Armoniche composizioni pittoriche
Visioni cromatiche
La Galleria Arianna Sartori di Mantova presenta la mostra “Fantastiche visioni cromatiche” opere di Elena Frazzetto e Francesco Grasso. La mostra inaugurata Sabato 1 aprile, alla presenza degli Artisti, presentata da Giuseppe Bacci e curata da Arianna Sartori, sarà aperta al pubblico fino al 20 aprile.
Sulle Visioni cromatiche di Elena Frazzetto, Giuseppe Bacci scrive:
“Dinamismo e natura affascinano Elena Frazzetto, che si immedesima tanto nel paesaggio quanto nella sua riproposizione pittorica. La maestosità e la determinatezza delle posture dei suoi paesaggi producono e infondono quiete e movimento, nobili sicurezze e piacevoli sentimenti.
Un’opera, la sua, impregnata di passione, che nella struttura ricorda la festosità dell’artificio in cui domina l’apoteosi del colore sorretta da una scansione convenzionale. È un genere di rappresentazione caratteristico dei coloristi come Elena Frazzetto, che pennelleggiano strane, spesso bellissime immagini ispirate alla natura, alla narrazione fantastica.
In realtà la sua arte si unisce ad una filantropia che è da buon conoscitore dell’anima e ciò che più importa è che Elena Frazzetto confermi, attraverso il fare artistico, il senso della quotidianità, l’orientamento fondamentale della vita stessa e la possibilità di superare le difficoltà, così da non intralciare la realizzazione di grandi progetti. (…)”
Fancesco Grasso si sofferma anche su Il cromatico sincretismo creativo di Francesco Grasso: “L’analisi delle stagioni stilistiche di Francesco Grasso evidenzia l’ineluttabile valenza introspettiva, l’appartenenza alla crisi della modernità e, fortunatamente, la riconoscibile originalità espressiva. Non si tratta però di un’avventura romantica che estrania dal vissuto, poiché l’intento dell’artista è quello di far parlare le sue opere al cuore dei fruitori, onde smuoverne i sentimenti affinché prendano coscienza del dramma umano che ci circonda. Pur in un cromatico sincretismo, i colori e le composizioni di Francesco Grasso mirano all’identificazione dell’uomo, al recupero dell’“anima”, al confronto tra le genti, alla rinascita di un mondo a misura d’uomo.
Egli produce per produrre, senz’altra ragione che la freschezza di una bellezza che lo pervade e gli basta sentire questo per continuare a produrre arte.