#322 - 21 gennaio 2023
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Oggi prego

di Dante Fasciolo

Nuovi smaniosi si fanno avanti,
vecchi attrezzisti oliano idee consumate,
si riaffaccia la politica… banco di prova 2023.
Ho paura che le grida sguaiate, le offese e le ingiurie, i populismi
e i proclami vuoti d’idee producano danni irreparabili.
Ho vergogna per tutto questo e prego
perché la politica provi anch’essa un po’ di vergogna.

Prego perché sappiano i vecchi e i nuovi chiamati a decidere le sorti dei cittadini,
che la loro strada sarà molto più facile se percorsa con onestà,
perché la loro verità sia il più vicina possibile alla verità vera.
Prego perché rimangano coi in piedi per terra nelle decisioni,
ma non lascino cadere dalle loro tasche i sogni che nutrono per il futuro.
Se la politica è l’arte del possibile come usa dire,
prego perché non scendano a compromessi con la loro etica e la loro coscienza.

Prego perché non dimentichino che la politica
nella maggior parte dei casi puzza
di sopraffazione, sospetto, inganno… puzza di furto.
Prego perché ricordino che il loro fango
può offuscare il lavoro di milioni di uomini anonimi
che studiano lavorano e faticano per dare un senso alla loro vita
a viso aperto e con le mani pulite.

Prego perché sappiano affrontare con coraggio il compito che li aspetta
e con altrettanto coraggio sappiano tirarsi indietro se reputano in coscienza
di non esserne all’altezza o di non meritare l’onore che oggi diamo loro
di rappresentarci e di guidare lungo i sentieri di un futuro
che abbia significato e capacità di assicurare dignità a ciascuno.
Per questo, oggi, prego.

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