Per una mistica della carne
I cinque sensi
Di Paolo Scquizzato - Edizioni Appunti di Viaggio
Parte esperenziale a cura di Antonella Selvaggi
Noi, donne e uomini del XXI secolo, abbiamo imparato che fare esperienza dell’umano significa fare espe rienza di ciò che viene chiamato Dio.
Va da sé che più sapremo crescere in umanità maggiormente il divino si rivelerà in noi e attraverso noi.
Aver per troppo tempo tradito la carne significa aver disertato la divi nità di cui siamo impastati. Abbiamo tradito il corpo a favore dell’anima, la carne per lo spirito. Ma al cen- tro della Bibbia non c’è l’anima, bensì la vita.
È tempo di tornare alla consapevolezza della nostra carne, a una
rivalutazione del corpo, perché “Il corpo che noi
siamo è una grammatica di Dio” (José Tolentino deMendonça).
La divinità per rivelarsi ci attenderà sempre laddove vivremo la vita nella sua pienezza, e si farà
carne dove non tradiremo il corpo e ci prenderemo cura di quello dell’altro.
appuntidiviaggio@tornareacasa.eu amicidellibro2@tornareacasa.eu
laparola@appuntidiviaggio.it