Il Diario "Conoscenda" '22 ideato per insegnanti e studenti
è dedicato all' Ariosto con l' Orlando Furioso e ad altri canti
Il gioco della guerra
Conoscenda 2022 - Ariosto - 7
Interventi di Francesco Sinopoli - Ermanno Detti - Francesca Baldini
illustrazioni di Alberto Ruggieri
Il combattimento, nella rappresentazione ariostesca, è qui assimilato a uno scontro tra fiere. In Ariosto la rappresentazione della guerra è articolata, intreccio di motivazioni pubbliche e di ragioni private. Fatta oggetto di giocosa spettacolarizzazione, essa finisce per divenire una sorta di “rito”, causa della distruzione dell’uomo e del suo ecosistema.
Non si vanno i leoni o i tori in salto
a dar di petto, ad accozzar sì crudi,
sì come i duo guerrieri al fiero assalto,
che parimente si passar li scudi.
Fe’ lo scontro tremar dal basso all’alto
l’erbose valli insino ai poggi ignudi;
e ben giovò che fur buoni e perfetti
gli osberghi sì, che lor salvaro i petti.
Già non fero i cavalli un correr torto,
anzi cozzaro a guisa di montoni:
quel del guerrier pagan morì di corto,
ch’era vivendo in numero de’ buoni:
quell’altro cadde ancor, ma fu risorto
tosto ch’al fianco si sentì gli sproni.
Quel del re saracin restò disteso
adosso al suo signor con tutto il peso.
Orlando Furioso, I, 62-63