#311 - 16 luglio 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cultura e Società

Lingua, identità, anglesismi

Forza identitaria

di Amanzio Possenti

Quale forza identitaria è mai la nostra finchè insistiamo ad esprimerci ...in termini anglosassoni?

Se l’identità di un popolo si manifesta chiaramente nella lingua che parla e scrive e tanto più ad essa fa costante riferimento come ad una pietra d’angolo, riesce difficile sopportare l’invasione degli anglesismi come di lingua normalmente accettata e parlata.

Forza identitaria

Non sto a ricordare l’enorme ed abnorme quantità di termini stranieri che si fanno beffe della nostra bella lingua: nè mi si dica che per il linguaggio scientifico e tecnologico la nostra terminologia sarebbe inidonea.
Esistono un’ìnfinità di sostantivi e di aggettivi che servono all’uopo e riportano possibilità di espressione assolutamente adeguate.
E’ poco convincente d’altronde affermare che la lingua inglese (o americanizzata) contempli facilità e rapidità di comprensione, come se la nostra non ne fosse in grado.

Forza identitaria

Capisco che l’inglese - verso il quale non ho nulla da obiettare, grande lingua senz’altro - sia parlato un po’ dappertutto e che sia diventato il mezzo dei rapporti di affari e di relazioni internazionali; contesto che tutto gli si debba sacrificare in nome di un frasario talvolta di maniera, imperante e comunque lontano dal nostro stile di scrittura e di espressione. E poco identitario del ’ruolo Italia’.

Non si tratta di nazionalismo, bensì di difesa e promozione di una lingua che ci è cara, acquisita con il latte materno e conforme alla nobile tradizione di un Paese insuperabile sul piano della bellezza : che ha nella lingua la ricchezza della nostra Storia e Cultura. Che non diventi sussidiaria...

Forza identitaria

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