#306 - 7 maggio 2022
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Per celebrare l' 8 maggio "Festa della mamma"

Mamma

di Dante Fasciolo

“Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni e più (la penso)
e più mi sembra bella.”

Forse, nel buio dello scantinato
cambierebbe il verso, come io ora ho fatto,
anche il soldato ucraino intrappolato
che al volto della morte sostituisce quello della madre.

Tuonano bombe e mortai,
stridono cingolati tutt’intorno …ma
il suono percettibile è, ora,
Il suono dell’affanno della madre,
e già sulle labbra arse sembra posarsi
l’umido sapore salato delle sue lacrime.

Il ciclo naturale della vita dell’uomo
scansiona tempi e modalità …
Un vilnus, più di altri nocivo e nefasto
ne stravolge da sempre il traguardo;
si chiama guerra, e da sempre manifesta
odio, vendetta, prepotenza, stupidità,
e ricalca la facile via di Caino.

Ora che in alto non regna più il cielo,
ora che il blu del mare colora di nero i sogni,
ora che il respiro a braccia spalancate
è mozzato e a stento trattiene un singhiozzo…
quel tappo che comprime e respinge
l’urlo della perduta memoria del cuore…
ecco, ora, proprio ora, un pensiero s’affaccia
e un verso, modificato, sottolinea un senso:

“Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me (morto) e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!”

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