Diamo il via alla narrazione di una nuova avventura antica e attuale
In Viaggio lungo lo Jonio alla scoperta della...
...Magna Grecia
Sui passi di George Gissing - Prima puntata
di Giuseppe Cocco
Per questo mio e-Book, illustrato ed interattivo, Diario di 439 pagine di un Viaggio di 31 giorni, ho scelto come libro-guida «By the Ionian Sea» di un compagno di viaggio nato 100 anni esatti prima di me, George Gissing, ma con la mia stessa passione e amore per la Magna Grecia; Viaggiautore che scrisse il mio libro-bussola, il suo diario di viaggio alla conclusione del suo secondo viaggio in Italia nel 1897 nel quale in 100 pagine descrive la ricerca dei luoghi nei quali fiorì la Civiltà Magno Greca, alla luce del suo interesse umano e letterario per il mondo classico.
Il Meridione caldo, assolato e luminoso, Gissing sceglie di visitarlo nel periodo invernale, forse abituato alle atmosfere piovigginose inglesi.
Siamo in presenza, come spesso avviene per i viaggiatori del Grand Tour, di un uomo colto, vero specialista di storia e letteratura italiana, infatti in gioventù lo scrittore ha studiato con passione Orazio, Virgilio, Omero, Pitagora, Dante e Boccaccio, così come ama leggere in Greco, Latino e perfino in Italiano, i capolavori letterari composti in questi idiomi e, quando finalmente, dopo averlo tanto sognato, riesce a visitare l’Italia e la Grecia, ammaliato dal Paesaggio Mediterraneo e dai Luoghi dove sono vissuti gli Scrittori Greci e Latini che ama.
Passeggiare per le stradine dove avevano passeggiato gli antichi scrittori, di quel mondo di sapienza e pensiero, lo scrittore avverte l’indispensabilità come difesa dalla modernità e dei conflitti della sua epoca. Dell’Italia ammira gli aspetti umani e della natura, l’atmosfera musicale e vibrante di luoghi che evocano un mondo magico in cui perdersi e ritrovarsi.
Capitolo Primo Partenza da Napoli
4 pagine e mezza raccontano 3 giorni a Napoli, imprescindibile inizio di un viaggio dedicato alla Magna Grecia dato che la Città a partire dal 600 a.C., rifondata come Neapolis, diventò progressivamente una delle Città più importanti della Magna Grecia costituendo la fonte principale tramite la quale la Grecità alimentò la nascente Cultura Romana, le due culture amate e sognate da Gissing.
Nonostante la sua storia di Grecità, la percezione della Città visitata da Gissing nel 1889 è scolorita, dalle strade polverose e soffocanti [incredibile a dirsi, già a quei tempi]; ma sebbene sia lo scirocco a dare una patina grigia all'atmosfera, [come lo dice Gissing] è scoraggiante osservare come tutto stia cambiando in una città nella quale tutto è un cantiere: lo sventramento prosegue e intere zone sono trasformate facendo dire allo scrittore: «quale contrasto, fra il pittoresco di prima [si riferisce al suo primo viaggio in Italia svoltosi nel 1889] e la volgarità cosmopolita che ne hanno preso il posto! Napoli se ne va! ... i ricordi di dieci anni fa si fanno strada contro l'opaco presente».
Ora il colore e il rumore, la vita, la vitalità, gli organetti e la musica per le strade, tutto è scomparso dalla Napoli riveduta e (s)corretta.
Quindi il pensiero fugge, tutto proteso verso Paola, la vera prima tappa d'inizio avventuroso del viaggio o scorribanda nel Meridione, e alla Calabria.
Sebbene la Famiglia Napoletana di cui siamo ospiti, poco avvezza all'amor di Patria e meno ancora alla conoscenza dell'Italia al di sotto di Napoli, è allibita dell'eccentricità e audacia nell'affrontare un viaggio nel selvaggio Sud: per loro un viaggio in Calabria equivale a un viaggio in Marocco.
Il bagaglio è per forza di cose pesante, perché bisogna prevedere tutto, per quanto è possibile, e soprattutto perché la durata del viaggio è incerta e le previsioni su come si svolgerà molto vaghe.
«Cè stato un momento in cui pensavo di prendere solo uno zaino, e ora quasi mi dispiace di aver cambiato idea.»
(continua)