Quando la Storia si fa specchio dell'azione dell'uomo
Vladimiro di Kiev
Santo protettore dell'Ucraina
di Dante Fasciolo
Un tiranno, guerrafondaio, omicida...
può diventare santo?
La tua storia, Vladimiro da Kiev, conferma con un si...
poco prima dell'anno mille, nella Russia pagana,
ventenne e poco più, uccidi il tuo fratellastro Jaropolk
erede legittimo al trono, e ti impossessi del regno.
Dazhhdbog, Srtiborg, Mokosh...
sono nomi di templi e divinità che fai innalzare con onore,
incurante dei fermenti cristiani che iniziano a palesarsi.
Hai in mente obiettivi di successo
e forte è la tua vocazione alla guerra che strumentalizzi
ai fini personali attraverso l'aiuto di Costantinopoli.
All'Imperatore Basilio II chiedi in sposa la sorella Anna,
una promessa che tarda ad essere mantenuta;
ma la tua pretesa si palesa con determinazione:
esigi che i patti siano rispettati,
non senti ragioni, non accetti scuse
e minacci di distruggere la città assediata di Kherson.
Una ragione grande si impone:
Anna è cristiana e non può sposare un pagano;
ma tu, ardimentoso Vladimiro, giovane sovrano,
hai risorse per ogni ostacolo e non sarà questo a fermarti.
Decidi e agisci di conseguenza,
ti fai battezzare... e la forza piega la ragione.
Solo un gesto opportunistico? - Chissa! -
Fatto è che la vita e il tuo comportamento
cambiano repentinamente dopo il matrimonio.
Intuisci che on è più tempo di idoli pagani,
che la realtà del paese sta velocemente cambiando
e il cristianesimo fa breccia nei cuori del popolo.
Da attento sovrano fai costruire chiese e monasteri
che non sono soltanto muri e architetture...
Sono luoghi di aiuto per i poveri e i malati,
sono strutture per coltivare giustizia e pace...
lontano dal tempo di guerra, ora scopri, Vladimiro che il tuo nome
significa "colui che possiede la pace".