Per celebrare l'Anno dedicato al Mare
Isola del Giglio - (42° 21′ 56″ N, 10° 54′ 6″ E)
Rotary Mare Nostrum
di Guido Alberto Rossi
La scelta di questa stupenda isola dell’arcipelago toscano per le prime operazioni di salvaguardia del mare del Progetto Rotary Mare Nostrum, è stata fatta in considerazione di vari fattori ambientali, già da diversi anni la Proloco, il Circolo Nautico, i pescatori della Cooperativa di Comunità Laudato Sì, l’associazione Apamagi, l’associazione Underwater Pro Tour (UPT), la locale Guardia Costiera e molti gigliesi, si occupano più volte all’anno, della pulizia delle sue coste e spiagge, recuperando plastica e altri oggetti estranei all’ambiente, che poi il Comune provvede a smaltire.
A queste iniziative si è aggiunto il progetto della UPT, ideato da Gianmaria Vettore istruttore subacqueo e titolare dell’International Diving di Giglio Porto che ha avuto l’dea di circumnavigare sott’acqua ad una profondità tra i 25 e i 35 metri i circa 25 km dei fondali dell’isola, con l’ausilio di scooter subacquei elettrici, dividendo il progetto in 12 tappe da svolgersi entro il 2022. Con la partecipazione dei soci della UPT, tutti appassionati sommozzatori volontari che percorreranno sott’acqua dei tracciati mai battuti nel corso delle usuali escursioni subacquee e scandaglieranno i fondali attorno all’isola prestando particolare attenzione nell’individuare eventuali parti di relitti o rifiuti ingombranti e non degradabili nel tempo e attrezzi da pesca abbandonati (esempio, reti fantasma, nasse, filaccioni, etc,).
Una volta che saranno individuati e mappati, verranno in seguito recuperati dai fondali.
Nei giorni 23 e 24 ottobre, si sono svolti due eventi a salvaguardia dei fondali Gigliesi. Il giorno 23, La quarta tappa del progetto UPT, in 120 minuti, i sub della UPT hanno perlustrato il tratto, dalla Secca dei Pignocchi alla Punta Faraglione, seguendo la batometrica dei 25 mt. dentro la baia del Campese, in questo tratto di fondale i sommozzatori hanno trovato: tubi di varie dimensioni, un piede di motore fuoribordo, dei resti dello scafo di una barca, copertoni vari e un oggetto metallico cilindrico non identificato. Il giorno 24 è stata recuperata la rete fantasma che avvolgeva in parte la Secca Zannea, nella baia delle Cannelle a circa 30 metri di profondità, questa operazione rientra tra le mission del progetto Rotary, Mare Nostrum, (marenostrum.life).
I sub che hanno eseguito le due operazioni erano: Gianmaria Vettore, Claudia Di Giuseppe, Fabio Forti, Graziano Lanini della Associazione Underwater Pro Tour (UPT) mentre Gianluca Mancini, biologo del progetto posidonie dell’università La Sapienza ha partecipato solo al recupero della rete, facendo rilevamenti scientifici e video. Mentre in superficie Francesco Dietrich e Walter Monterastelli della Cooperativa di Comunità Laudato Sì, con il loro peschereccio dotato di argano, hanno issato dal fondale la rete. Domenico Battistello era lo skipper dell’imbarcazione dei sub “Ladybird”. La Guardia Costiera*** dell’Isola del Giglio, sempre disponibile a prestare la sua collaborazione, ha fornito l’assistenza e la sicurezza necessaria con imbarcazione ed equipaggio.
I prossimi interventi sono previsti per fine novembre, mare permettendo.