#292 - 25 settembre 2021
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Cinema

La serie Netflix “Blood & Water” della regista sudafricana Nosipo Dumisa sta per tornare.
L’attesissima seconda serie sarà visibile sugli schermi dal 24 settembre. Una storia drammatica, del genere “mistery” che ha il pregio voler ampliare la narrazione africana, portandola verso inaspettate narrazioni.

La serie Netflix che ha conquistato il pubblico

Cinema Africano

Di Annamaria Gallone

Tutti gli spettatori di Netflix che hanno seguito appassionatamente la prima serie di Blood & Water saranno felici di apprendere che dal 24 settembre prossimo arriverà la seconda stagione destinata a rivelare molte delle vicende rimaste in sospeso. Il finale della 1^ serie è stato bruscamente tagliato proprio per aprire il cammino al sequel.

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La premiata regista sudafricana Nosipo Dumisa dirigerà nuovamente un cast di giovani talenti nel sequel di questa intensa storia drammatica, che è stata definita “una elite in salsa sudafricana”.
Una lode va sicuramente agli interpreti, prima tra tutte la protagonista, interpretata da Ama Qamata, che cattura immediatamente la simpatia degli spettatori, con le tipiche tumultuose esperienze amorose adolescenziali e le sue ricerche investigative.

La regista ha dichiarato: “Il successo della serie è una testimonianza del duro lavoro svolto da tutto il team per ampliare la narrazione africana in una nuova ed entusiasmante direzione.
E’ un privilegio e una benedizione tornare ai nostri amati personaggi: questo ci permetterà di approfondire i più grandi misteri e gli scandali del loro mondo. Parkhurst sta per diventare veramente caotica”. Nella seconda serie Pulen e Fikile si ritroveranno e le conseguenze dell’ incontro saranno esplosive, mentre intorno a loro affioreranno nuovi misteri e colpi di scena.

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E’ vero, come scrive il Guardian, che la serie ha poco di Sudafricano poiché somiglia a molti film americani e solo a tratti emergono particolari sociologici ed antropologici legati al Paese, ma si guarda con piacere e pare sia ispirata ad un fatto di cronaca realmente avvenuto a Città del Capo.
Più che per la sceneggiatura, che non si stacca molto da altre produzioni mistery, Blood & Water seduce a livello visivo ed è soprattutto interessante perché introduce lo spettatore ad un ambiente poco esplorato dai media audovisivi mainstream, quello dei sudafricani ricchi post apartheid.

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Netflix, in effetti, sta cercando di ampliare il suo catalogo con produzioni che possano interessare gli spettatori residenti in Africa, vista anche la crescente velocità di internet e dei prezzi ridotti degli abbonamenti che potrebbero convincere a passare dal digitale alle piattaforme streaming per la visione delle nuove produzioni. Un cammino che porterà avanti l’impegno di Netflix per la culture diversity, anche se con scelte piuttosto superficiali.

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