#291 - 11 settembre 2021
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascerà  il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

La rivolta del pensiero
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di Cinzia Folcarelli

Durante questo periodo così difficile e particolare per tutti, legato alla pandemia da Covid – 19, gli artisti, animi sensibili per eccellenza, sono riusciti, proprio attraverso la loro sensibilità e capacità di “vedere oltre” rispetto agli altri, a creare opere ancor più emozionanti e coinvolgenti.

Non hanno avuto paura del futuro e delle conseguenze legate al virus, o forse invece è stata proprio la paura del domani e la volontà di esorcizzare la paura stessa a rendere così feconda la loro espressione artistica.
In entrambi i casi i risultati ci mostrano ancora una volta come l’arte e la bellezza possano salvare il mondo.
Alcuni artisti sono riusciti a creare un confronto – scontro con la realtà, altri con l’inconscio. Infatti esistono artisti del visibile… e artisti dell’invisibile…

Roberta Pugno e Paolo Camiz sono due artisti molto diversi tra loro per età anagrafica, provenienza, formazione artistica e vissuto personale, ma hanno deciso di esporre insieme, in una doppia mostra personale che segna anche una tappa importante per la loro carriera artistica: trentacinque anni di carriera per lei e cinquanta per lui.

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In Quei due segni rossi. Opere dal 1986 al 2021, la pittrice presenta alcune opere “storiche” accanto ai nuovi lavori ispirati dal pensiero dello psichiatra Massimo Fagioli.
Artista e filosofa, Roberta Pugno è la “pittrice dell’invisibile” e la sua pittura “nasce da dentro”.

Da sempre affascinata dal pensiero irrazionale, ama indagare la psiche umana e le sue manifestazioni.
In tutte le sue opere trionfano la materia, la terra, l’aria, il fuoco, il suono, il tempo, il sole, l’energia, mentale e fisica.
Il colore invade la tela attraverso stratificazioni e velature dipinte da mani sapienti e sicure. Ma il colore da solo, senza la luce, non riuscirebbe a materializzare in modo così forte i soggetti scelti.

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E’ proprio l’unione di colore e luce che fa emergere dallo sfondo le figure e i simboli scelti per essere protagonisti. In particolare i volti, che emergono tridimensionalmente dal supporto bidimensionale della tela, sono atavici e moderni al tempo stesso, catturano lo spettatore con il loro fascino e la loro potenza.

Docente universitario di Fisica Teorica, Fisica Nucleare e Acustica Musicale, Paolo Camiz è da sempre appassionato di Arte, e si dedica in particolare alla Scultura e alla Fotografia.
Maestro di Pianoforte, si è dedicato soprattutto alla musica vocale, cantando e dirigendo, tra gli altri, il Coro Polifonico dell’Università La Sapienza di Roma.

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Dagli anni Settanta la sua ricerca artistica si è concentrata in particolare sul “riciclo artistico” del ferro, attraverso cui dà vita alle più disparate forme, umane, animali e vegetali. Variamente patinate, le sue sculture sono la dimostrazione che dai materiali di riuso possono nascere piccole e grandi meraviglie. Riciclati e poi piegati, “martellati”, fusi, saldati, “cesellati”, insomma lavorati con passione e maestria, i Ferri di Camiz acquistano nuova vita e nuove prospettive impensate e impensabili da un animo “non artistico”.
Lo stesso titolo che l’artista ha scelto per la mostra, Riciclar… saldando, spiega il suo modus operandi.

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La doppia personale di Pugno e Camiz si inserisce nelle celebrazioni per il decennale della manifestazione Per Appiam 2021, organizzata dall’Associazione Ipazia ImmaginePensiero e dal suo presidente Antonio Di Micco e dal direttore artistico Roberta Pugno che anche quest’anno ha scelto i suggestivi spazi della Sala Nagasawa della Ex Cartiera Latina di Via Appia Antica.

Ricco e variegato è il programma, tra esposizioni personali e collettive, incontri culturali e musicali, letture delle opere e interviste agli artisti in programma fino al 19 settembre.
All’ingresso la personale dell’artista Riccardo Marchetti omaggio al Maestro, propone una selezione di opere che mostrano i punti salienti della sua carriera artistica.
Ampio spazio viene dato alla collettiva degli artisti Daniele Giacomini, Ambra Graziani, Fabio Pagliarin, Stefania Panelli, Maria Grazia Perrelli, Simona Rapanà e Spiritree, protagonisti anche dell’incontro intitolato La rivolta del pensiero per immagini.

In mostra anche gli artisti presenti nella pubblicazione Psiche e Arte, che vede i sei volumi che contengono gli atti dei convegni svolti sull’argomento dal 2013 al 2019, raccolti in un prezioso cofanetto presentato nel corso dell’incontro intitolato La capacità di immaginare è la verità dell’essere umano.

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