La rivolta del pensiero
per immagini
di Cinzia Folcarelli
Durante questo periodo così difficile e particolare per tutti, legato alla pandemia da Covid – 19, gli artisti, animi sensibili per eccellenza, sono riusciti, proprio attraverso la loro sensibilità e capacità di “vedere oltre” rispetto agli altri, a creare opere ancor più emozionanti e coinvolgenti.
Non hanno avuto paura del futuro e delle conseguenze legate al virus, o forse invece è stata proprio la paura del
domani e la volontà di esorcizzare la paura stessa a rendere così feconda la loro espressione
artistica.
In entrambi i casi i risultati ci mostrano ancora una volta come l’arte e la bellezza possano
salvare il mondo.
Alcuni artisti sono riusciti a creare un confronto – scontro con la realtà, altri con l’inconscio. Infatti
esistono artisti del visibile… e artisti dell’invisibile…
Roberta Pugno e Paolo Camiz sono due artisti molto diversi tra loro per età anagrafica, provenienza, formazione artistica e vissuto personale, ma hanno deciso di esporre insieme, in una doppia mostra personale che segna anche una tappa importante per la loro carriera artistica: trentacinque anni di carriera per lei e cinquanta per lui.
In Quei due segni rossi. Opere dal 1986 al 2021, la pittrice presenta alcune opere “storiche” accanto
ai nuovi lavori ispirati dal pensiero dello psichiatra Massimo Fagioli.
Artista e filosofa, Roberta Pugno è la “pittrice dell’invisibile” e la sua pittura “nasce da dentro”.
Da sempre affascinata dal pensiero irrazionale, ama indagare la psiche umana e le sue manifestazioni.
In tutte le sue opere trionfano la materia, la terra, l’aria, il fuoco, il suono, il tempo, il sole, l’energia, mentale e fisica.
Il colore invade la tela attraverso stratificazioni e velature dipinte da mani sapienti e sicure. Ma il
colore da solo, senza la luce, non riuscirebbe a materializzare in modo così forte i soggetti scelti.
E’ proprio l’unione di colore e luce che fa emergere dallo sfondo le figure e i simboli scelti per essere protagonisti. In particolare i volti, che emergono tridimensionalmente dal supporto bidimensionale della tela, sono atavici e moderni al tempo stesso, catturano lo spettatore con il loro fascino e la loro potenza.
Docente universitario di Fisica Teorica, Fisica Nucleare e Acustica Musicale, Paolo Camiz è da
sempre appassionato di Arte, e si dedica in particolare alla Scultura e alla Fotografia.
Maestro di Pianoforte, si è dedicato soprattutto alla musica vocale, cantando e dirigendo, tra gli altri, il Coro
Polifonico dell’Università La Sapienza di Roma.
Dagli anni Settanta la sua ricerca artistica si è concentrata in particolare sul “riciclo artistico” del ferro, attraverso cui dà vita alle più disparate
forme, umane, animali e vegetali. Variamente patinate, le sue sculture sono la dimostrazione che dai
materiali di riuso possono nascere piccole e grandi meraviglie. Riciclati e poi piegati, “martellati”,
fusi, saldati, “cesellati”, insomma lavorati con passione e maestria, i Ferri di Camiz acquistano
nuova vita e nuove prospettive impensate e impensabili da un animo “non artistico”.
Lo stesso titolo che l’artista ha scelto per la mostra, Riciclar… saldando, spiega il suo modus operandi.
La doppia personale di Pugno e Camiz si inserisce nelle celebrazioni per il decennale della manifestazione Per Appiam 2021, organizzata dall’Associazione Ipazia ImmaginePensiero e dal suo presidente Antonio Di Micco e dal direttore artistico Roberta Pugno che anche quest’anno ha scelto i suggestivi spazi della Sala Nagasawa della Ex Cartiera Latina di Via Appia Antica.
Ricco e variegato è il programma, tra esposizioni personali e collettive, incontri culturali e musicali, letture
delle opere e interviste agli artisti in programma fino al 19 settembre.
All’ingresso la personale dell’artista Riccardo Marchetti omaggio al Maestro, propone una
selezione di opere che mostrano i punti salienti della sua carriera artistica.
Ampio spazio viene dato alla collettiva degli artisti Daniele Giacomini, Ambra Graziani, Fabio
Pagliarin, Stefania Panelli, Maria Grazia Perrelli, Simona Rapanà e Spiritree, protagonisti anche
dell’incontro intitolato La rivolta del pensiero per immagini.
In mostra anche gli artisti presenti nella pubblicazione Psiche e Arte, che vede i sei volumi che contengono gli atti dei convegni svolti sull’argomento dal 2013 al 2019, raccolti in un prezioso cofanetto presentato nel corso dell’incontro intitolato La capacità di immaginare è la verità dell’essere umano.