Un invito a ricordare i nostri grandi poeti
A Zacinto
di
Ugo Foscolo
Né più mai toccherò le sacre sponde.
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde.
del greco mar da cui vergine nacque.
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque.
le tue limpide nubi e le tue fronde.
l'inclito verso di colui che l'acque.