ogni numero del giornale ospiterà, scanditi dalle lettere di un originale alfabeto,
i variegati significati che l'autore Valentino Losito ha inteso dare alla "parola".
Parole: - M . N - O
quarta puntata
Musica - Nomi - Oralità
di Valentino Losito
M: Le parole sono musica. Una parola è giusta quando suona bene. La corrispondenza tra parola e idea crea un’armonia musicale. E non c’è miglior consigliere dell’orecchio. L'orecchio si accorge di tutto: di errori e refusi, ma soprattutto dei più sottili squilibri di ritmo, di parole fuori posto, di frasi troppo lunghe, di ripetizioni fastidiose, di disagi nella lettura. L’orecchio ci dice quando finalmente la nostra scrittura finalmente scivola via senza incontrare più ostacoli.
N: Le parole sono nomi. Le parole ci consentono di dare un nome alle cose, disegnano il mondo. Nei nomi la realtà viene alla presenza, nel nome l’uomo si apre alla sua verità. Le cose esistono, ma non basta indicarle. Per comprenderle, perché acquistino per noi un significato, siano discutibili, entrino a pieno titolo nella riflessione e dunque siano oggetto di confronto, e di crescita, occorre che abbiano un nome.
O: Le parole sono oralità. È difficile per gli alfabetizzati riuscire a immaginare cosa sia una cultura orale primaria, che non conosce né pensa possibile la scrittura. Siamo abituati a vedere le parole come segni su una pagina o su uno schermo elettronico. L’oralità è l’insieme di tutti i tipi di testimonianza trasmessi da un popolo sul suo passato, attraverso le parole. Saperi, usi, costumi, tradizioni, regole sociali: tutto si tramandava con l’arte del narrare.