#116 - 12 gennaio 2015
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del giorno sabato 30 novembre quando lascer il posto al numero 358 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch" (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti. Papa Francesco Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo. Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Cinema

Omaggio a cento anni dalla nascita

Cineteca Milano

Orson Wellws

di Federica Fasciolo

Orson WellwsOrson Wellws

Nei cento anni dalla nascita e nei trenta dalla scomparsa, un’ampia personale dedicata a Orson Welles, uno dei massimi registi di ogni tempo.
Con la sua scrittura filmica barocca e visionaria, sempre al servizio di storie e personaggi “più grandi della vita”, Welles ha dato un contributo unico all’evoluzione del linguaggio cinematografico, innalzando la settima arte a vette di shakespeariana profondità.

A partire dal suo primo lungometraggio, Quarto potere (film spartiacque dopo il quale la storia del cinema non fu più la stessa), Orson Welles, nonostante le limitazioni produttive impostegli dal sistema hollywoodiano, realizzò una serie di capolavori senza tempo (da L’orgoglio degli Amberson, La signora di Shanghai, Otello a Rapporto confidenziale, Il processo, L’infernale Quinlan), opere che ancora oggi non hanno perso nulla della loro eccezionale modernità, potenza e incisività espressiva.

Segnaliamo che della rassegna fanno parte, oltre a Il terzo uomo, altri due rari film dei quali Welles non firmò la regia ma che lo vedono nei panni dell’attore protagonista: Cagliosto e Jane Eyre.

IL terzo uomo - - Regia: Carol Reed - 12 gennaio
La storia si svolge nella Vienna dell’immediato dopoguerra, città segnata dal conflitto in cui si reca lo scrittore americano Holly su invito del suo vecchio amico Harry. Qui Holly viene a sapere che Harry è appena deceduto, ma le cose non sono chiare. Scoprirà che in realtà l’amico è vivo e ricercato come contrabbandiere di medicinali adulterati che seminano la morte.

Orson WellwsOrson Wellws

Lo straniero - Regia: Orson Welles -12 gennaio
Un ex nazista vive sotto mentite spoglie e rispettato da tutti in una cittadina americana.
Quando il criminale si accorge che la Polizia è sulle sue tracce, prima elimina uno scomodo testimone poi cerca di uccidere anche la propria moglie, ormai consapevole della verità.

La signora di Shanghai - Regia: Orson Wells -
Dopo aver salvato una ricca e conturbante signora da un’aggressione, ed essersene innamorato a prima vista, l’ingenuo marinaio O’Hara viene ingaggiato dal potente marito della donna per una crociera sul suo yacht, destinazione Acapulco. Durante il viaggio, il povero O’Hara scoprirà la malvagità di donne e avvocati.

Il processo - Regia: Orson Wellws (dal romanzo omonimo di Franz Kafka) - 17 gennaio Josef K., giovane bancario mite e solitario, si ritrova scaraventato in una situazione kafkiana quando scopre di essere accusato non si sa di che – ma l’accusa sembra grave – da non si sa quale, comunque potente, tribunale.

Orson WellwsOrson Wellws

L0rgoglio degli Amberson - Regia Orson Wells - 14 gennaio
La rapida industrializzazione e il conseguente mutare della società tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento influenza le sorti di una ricca famiglia del Sud, che non riesce a stare al passo con i tempi.

Macbeth - Regia: Orson Wellws - 24 gennaio
Il primo dei grandi film shakespeariani portato a termine da Welles, girato a basso costo e in 27 giorni. Ossessionata e visionaria la sequenza delle streghe nei titoli di testa, probabilmente memore del Macbeth woodoo allestito in teatro da Welles nel 1936.

Orson WellwsOrson Wellws

Jane Eyre - La porta proibita - Regia Robert Stevenson - 16 gennaio
Jane Eyre è una giovane orfana cresciuta in collegio sotto il tirannico controllo di un direttore che non prova assolutamente pietà per nessuna delle ragazze ospiti del suo istituto. Divenuta grande, Jane viene chiamata a Thornfield Hall da Lord Edward Rochester per provvedere all’educazione della figlia. L’uomo, benché abbia il doppio degli anni di Jane, è energico e interessante e, innamoratosi della ragazza, chiede la sua mano. Sembra la realizzazione di un sogno, fin quando Jane non scopre l’allucinante realtà: Edward ha già una moglie che vive reclusa in un’ala della magnifica residenza, perché pazza. Jane fugge via ma farà ritorno quando saprà che l’uomo è diventato cieco nell’incendio del castello appiccato dalla moglie in cui vi è morta lei stessa.

L'infernale Quinlan - Regia: Orson Welles - 14 - 21 gennaio
Sullo sfondo di una piccola città di frontiera fra Messico e USA, lo scontro senza esclusione di colpi fra due poliziotti con un’opposta visione della legge: integerrimo e avviato a una brillante carriera il giovane, corrotto e disilluso il vecchio, che pagherà con la vita i suoi misfatti.
Al termine della proiezione di mercoledì 14 gennaio, intervento di Franco De Masi del Centro Milanese di Psicoanalisi “Cesare Musatti”.

Orson WellwsOrson Wellws

Falstaff - Regia: Orson Welles - 26 gennaio Falstaff, un geniale perdente carico di umanità e di intelligenza, per questo troppo scomodo agli occhi dei potenti. Il principe Hal, suo amico e compagno di scorribande, quando salirà al trono di Inghilterra come Enrico V non tarderà a rinnegarlo.

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