Il persistere del Covid richiama ad un severo comportamento collettivo
Responsabilità dei mezzi di comunicazione
Vaccini, il si di tutti
Fiducia , speranza e organizzazione
di Amanzio Possenti
Se la confusione non manca in tema di vaccinazioni, è chiaro che qualcosa qua e là non funziona in modo fluido e regolare: che la (presunta) colpa sia delle Regioni e delle loro autonomie, oppure della difficoltà di disporre della totalità dei vaccini (promessi e poi purtroppo ridotti da una serie di coincidenze negative), della organizzazione rivelatasi talora problematica o anche di disagi derivanti da improprietà (età, funzioni, prenotazioni, classi di accesso,ecc) nella somministrazione, resta da stabilire, pur se va subito segnalato che molte situazioni sono state corrette e rivalorizzate alla luce del Piano vaccinale nazionale. Ora che le prenotazioni si fanno a Poste Italiane, che gli hub di riferimento si sono moltiplicati e paiono in fase risolutiva le vaccinazioni degli ultraottantenni come porta aperta alle successive, le polemiche sembrano attenuarsi.
Di certo è mancata una chiara, semplice e costante comunicazione, la qualcosa ha generato smarrimento informativo e aggravato i già pesanti problemi; la gente si è ritrovata in preda ad agitazione ed ansia e ne sono venuti grovigli di attesa e tensioni su date, orari e luoghi di vaccinazione, con l’aggravante di voci fasulle e di no vax che hanno determinato il rincorrersi di notizie non veritiere. L’informazione esatta ed equilibrata in queste situazioni è garanzia di serenità e di favorevole sviluppo. Mentre negli ultimi giorni i programmi proseguono meglio dopo la svolta operativa imposta a livello nazionale, si spera che il Piano proceda in modo da diventare assolutamente decisivo in vista del massimo della immunizzazione.
Più che mai serve una consapevolezza (e concretezza) generale sulla utilità dei vaccini (come dei tamponi), affinchè cadano e si annullino le voci assurdamente contrarie ed ostative. Anche le polemiche, soprattutto se eccessive e pregiudiziali, non aiutano, anzi disgregano: ed è proprio ciò di cui non si ha per nulla bisogno data la criticità del momento (ancora tragica, il numero dei morti non decresce né si ferma). Emerge per contro la necessità che si recuperi la fiducia e si rivalorizzi la speranza. Si può vincere questa durissima battaglia, se ci si impegna con coraggio tutti insieme e si prega con umile e cosciente volontà di affidamento.