#283 - 8 aprile 2021
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Anniversari

Il 6 aprile 2009 il terremoto devasta L'Aquila; nel 2016-2017 distrugge città dell'Amatrice, Norcia, Visso...
La terra trema nell'alta valle del Tronto, sui Monti Sibillini, sui Monti della Laga e sui Monti dell'Alto Aterno:
Accumoli, Arquata del Tronto, Ussida, Castelsantangelo, Preci, Montereale, Capitignano, Cagnano Amiterno testimoniano la distruzione e il dolore... Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, un triangolo dell'Italia Centrale è in lutto: centinaia di morti e migliaia di sfollati... Al ricordo del 12° anniversario della tragedia del Capoluogo dell'Abruzzo vogliamo unire il ricordo per le decine e decine di piccole città e minuscoli sconosciuti borghi dove antiche pietre e corpi inermi hanno segnato profondamente e per sempre la la fisionomia e i contorni della vita.

Terremoto: per non dimenticare

Ricostruire

di Dante Fasciolo

Sono crollati i muri,
pochi secondi e una assordante voragine
ha inghiottito uomini e pietre…
e pietre sono ora anche gli uomini
di fronte al vuoto e all’incubo.

Se un intero paese muore in un attimo,
lo strazio del cuore a lungo permane,
il dolore e la rabbia si alternano nel pensiero
che martella le tempie
e ogni ricordo affiora prepotente e indimenticabile.

Occorre ricostruire là dove tutto era…
un ordine di vita armonica
nel disarmonico aggregato edilizio
che nel tempo ha consolidato esigenze e fantasia
e realizzato l’insieme di nome paese.

E quei muri, quelle case, quelle stanze…ieri
abbracciate al declivio,
e affacciate sulla familiare topologia campestre…
ondulati orizzonti inondati di luce e colori…
culla degli amori e delle speranze future…

oggi… cumoli di sassi, sangue e lutti
reclamano attenzione e responsabilità.
Mani forti e delicate, operose e sensibili
hanno maneggiato con coraggio e con amore
tutto ciò che è rimasto oltre la polvere.

Ma altre mani, decise, determinate…
ulteriore volontà e coraggio e saggezza,
sintonia tra mente e cuore …occorrono, subito
affinchè il Paese torni ad essere Paese
nella mente, nel cuore, nel ricordo, nel futuro degli uomini.

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