#282 - 20 marzo 2021
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fotografia

Un consiglio spassionato agli amici
e ai giovani appassionati di fotografia

Non viaggiare mai...

...Con un fotografo

di Guido Alberto Rossi

...Con un fotografo...Con un fotografo

Viaggiare insieme a un fotografo a meno di non essere il suo assistente è sconsigliabile per le seguenti principali ragioni: un fotografo quando entra in modalità “reportage” si trasforma come l’Ulk, che diventa verde.

Non ha più orari per mangiare, non ha più orari per dormire e non ha più orari per svegliarsi, se sta inseguendo la luce in automobile, non sono ammessi pit stop.

In pratica tutto viene fatto in funzione della luce e del soggetto. Quindi se proprio insistete a volere andargli dietro sappiate che dovete annullare completamente ogni vostra necessità ed ubbidire a tutto senza fiatare.

...Con un fotografo...Con un fotografo

Mi è capitato negli anni che qualche amico, magari appassionato di fotografia, mi ha chiesto se potesse accompagnarmi in un viaggio, siccome sono tendenzialmente buono, i primi tempi ho sempre detto di sì; pessima idea, perché diversi amici simpatici una volta tornati a casa, non mi hanno più salutato.
È praticamente capitato anche con Laura, ma poi ha prevalso l’amore.

Quando viaggio ci sono due fattori contrapposti, chiamiamo fattore A, quello artistico che ha la precedenza su tutto. Questo fattore A deve poi fondersi con il fattore B che è il budget (oggi sempre minimo).
Come dicevano i nonni “ai bei tempi”, per noi fotografi, “quando le riviste erano ricche” il fattore B aveva meno impatto sul fattore A, anzi alcune testate (solo straniere) non badavano a spese in cambio di belle foto. Ma come tutte le cose belle anche i budget ricchi sono finiti e quindi oggi bisogna fare le famose “nozze con i fichi secchi” e siccome vuoi che ti affidino altri servizi devi dimostrare di riuscire a farle anche senza fichi!

...Con un fotografo...Con un fotografo

Ovviamente il fattore A dovrebbe avere la precedenza (non solo perché inizia con la A) perché le belle foto fanno la differenza tra un servizio brutto e uno bello, meglio se bellissimo.
Per fare delle foto belle bisogna darsi da fare, magari la fortuna ti aiuta, ma è meglio non contarci, meglio fare tanta strada e come diceva il grande Egisto Corradi “un buon giornalista deve avere le scarpe comode” io aggiungo che “un buon fotografo deve portarsi qualcosa da leggere oltre ovviamente le scarpe comode” perché se vuoi avere la luce perfetta molte volte bisogna saper aspettare.
Alle volte anche il soggetto ti fa aspettare, specialmente se si tratta di VIP o animali selvatici.

...Con un fotografo...Con un fotografo

Una volta in Tanzania avevo visto un bellissimo leopardo che dormiva tra i rami di un albero con una luce magnifica, come tutti quelli che dormono aveva gli occhi chiusi e quindi dovevo aspettare che li aprisse, ci sono volute tre ore, chiuso in macchina sotto il sole a circa 30 metri dall’albero, alla fine la pazienza ha pagato.
Ma potrei raccontare altre lunghe attese non solo nella savana o sperduto nella natura, ci sono state anche lunghe attese nei corridoi delle case editrici per poter far vedere il servizio scattato al direttore.

...Con un fotografo...Con un fotografo

Altra storia è quando si deve fare un reportage su un luogo noto. La più grossa rogna che può capitare ad un fotografo di travel è l’incarico di fare un servizio (nuovo) su Venezia come chiede il direttore. (che non ha la più pallida idea di cosa vuole e si aspetta da te i soliti miracoli).
Nella buona e cattiva sorte a me sono capitate un paio di Venezie, un Portofino e un Uluru più noto come Ayers Rock che come dice la parola stessa è un roccione che tutti hanno fotografato in mille modi, penso di avere scattato una foto originale al signore che al mattino all’alba iniziava la salita alla cima aggrappandosi alla catena. È successo all’improvviso dopo che avevo fatto ben oltre 300 chilometri girando intorno al sassone dall’alba al tramonto.

...Con un fotografo...Con un fotografo

Ma per meglio darvi l’idea vi descrivo una giornata tipica: sveglia all’alba o qualche ora prima a secondo di dove bisogna andare, (consigliabile colazione abbondante e molto caffè) all’arrivo scatti e contro scatti, ripartenza per il prossimo punto che in base alla distanza può essere veloce o lento in modo d’arrivare nel luogo destinato a luce desiderata, altri scatti e poi via di nuovo per tutto il resto della giornata, può anche capitare di tornare indietro (pranzo dove e come capita), arrivo in albergo ben dopo il tramonto o a sera inoltrata, doccia lunga con magari un bicchiere di buon whisky o rum a secondo della latitudine e longitudine, pulizia attrezzatura e salvataggio dei file, (cena come capita, spesso room service). In genere ci si addormenta subito dopo in modo di essere freschi e pronti per il giorno dopo.

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