cortometraggi dedicati alla memoria storica e contemporanea italiana
Casa della memoria e della storia - Roma
Festival della memoria
seconda edizione
In programma la II^ edizione di "Memoria Cort", il Festival in cui vengono presentate al pubblico le opere finaliste del Concorso per cortometraggi dedicato al tema della memoria storica e contemporanea.
Gli 11 cortometraggi selezionati verranno proiettati presso la Sala Multimediale della Casa della Memoria e della Storia nelle giornate del 16 e 17 gennaio 2015.
I titoli in concorso raccontano, attraverso la forma del cortometraggio, la Storia del nostro paese ma anche storie di persone che hanno contribuito alla crescita morale e civile della nazione. Il video rappresenta un prezioso strumento di ricerca e osservazione e la lente dell'immagine creativa o documentaria filtra, rappresentandola, una memoria viva nella società contemporanea.
Nella giornata conclusiva del Festival una giuria di esperti individuerà il vincitore che sarà premiato con un'opera dell'artista Orietta Rossi.
L'iniziativa è a cura dell'Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica e Turismo di Roma Capitale - Dipartimento Cultura in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
16 gennaio
disOmertà’ - Regia: Ben Donateo
disOmertà narra le vicende di Rita Atria, privata degli affetti del padre e del fratello a causa del clima mafioso di omertà e vendetta di Partanna. Disorientata, Rita si unisce alla cognata nella testimonianza, collaborando con la giustizia. Nei panni maturi di una diciassettenne compie la sua rivoluzione interiore, sotto l’ala protettiva di Paolo Borsellino, un padre buono che la chiama “picciridda”. La sua vita viene definitivamente sconvolta nell’estate del 1992, periodo delle stragi.
Carlo Alianello, la voce dei vinti - Regia: Rosso Fiorentino (pseudonimo di Paolo Badalì)
Il primo aprile del 1981 moriva Carlo Alianello, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, rimasto a lungo nell'ombra perché considerato poco rispettoso delle patrie memorie, e solo di recente rivalutato dalla critica, apprezzandolo come uno dei maggiori autori del novecento.
Il documentario si articola tra vita privata, produzione narrativa e significato storico-politico dell'opera dell'autore, raccontando la sua vicenda umana e letteraria e recandosi anche nei luoghi da egli vissuti e descritti.
Il Cortometraggio affida la narrazione ai numerosi intervistati, che, da punti di vista diversi e a tratti contrapposti, affrontano i vari aspetti della complessità dello scrittore.
Pietralata - Regia: Giuseppe Pollicelli
Un viaggio poetico nella storia e nei paesaggi di una delle più famose periferie romane, Pietralata. Attraverso il montaggio di riprese filmate realizzate per l’occasione e di numerose fotografie (alcune d’epoca, altre da lui stesso scattate dalla metà degli anni Novanta a oggi), Giuseppe Pollicelli racconta l’irreversibile mutazione di una zona di Roma che sta inesorabilmente soccombendo a quella che il regista chiama “trionfante globalizzazione del visibile”.
Albino e Mirco - Regia: Giovanni Lupi e Roberto Campili
Albino ha 90 anni, Mirko 30: cos’hanno in comune? Sono due insegnanti: il primo ha contribuito al cambiamento della scuola italiana, il secondo spera di raccoglierne il testimone. L’idea della scuola come luogo di civiltà, la semplice complessità dell’impegno sociale in un ambiente difficile come quello di Pietralata, un tempo trascurata borgata, oggi quartiere ricco di interessi ma anche pieno delle contraddizioni tipiche della nostra società.
La mosca bianca - Regia: Tiziana Terranova e Luigi Valenti
Roma, dicembre 1974. Un gruppo di infermieri “fuorilegge”abbattono le reti del Manicomio Santa Maria della Pietà. Da lì inizia la lunga lotta per il riconoscimento dei diritti dei malati di mente e per la chiusura dei manicomi, grazie anche alla Legge Basaglia del 1978. Adriano Pallotta, protagonista di questa lotta, racconta i suoi anni da infermiere e le vicende successive alla chiusura del manicomio, in particolare della sua amicizia con Alberto Paolini, ex paziente del Santa Maria.
Se l'andava cercando - Regia: Pietro Fabio Fodaro
La fine di un poeta è una vera fine? Una riflessione su Pier Paolo Pasolini e sulla sua morte “cercata”. Un omaggio alla sua Roma, uno sguardo attraverso i suoi occhi e la sua estetica; percorrendo le sue strade e incontrando i suoi “fantasmi”.
17 gennaio
Libertà Va(n) cercando - Regia: Andrea Cara
Gennaio 2014: un gruppo di studenti del Liceo Dante Alighieri passeggia nei pressi dell'Istituto. All'improvviso un’iscrizione che era sempre stata lì e che nessuno aveva mai notato pare illuminarsi: « Massimo Gizzio, combattente caduto per la Libertà ».
Ma cosa vuol dire libertà? E' qualcosa di statico ed immutabile nel tempo o – piuttosto – è un concetto dinamico e soggetto a diverse interpretazioni? Una volta acquisita può essere messa da parte o va coltivata giorno per giorno, generazione dopo generazione?
Rino Bonjour et Adieu - Regia: Matteo Gallo e Filippo Ortona
Rino della Negra, immigrato italiano a Parigi, partecipa alla Resistenza nello storico gruppo partigiano Manouchian per il quale perde la vita fucilato a soli 21 anni. La sua immagine resta impressa nella memoria della Francia che lo ricorda non solo come martire ma anche come calciatore. Ha infatti una grande passione per il calcio e gioca nei Red Star. I suoi tifosi ancora oggi lo commemorano, sottolineando le tematiche care alla squadra,come l'impegno politico,la Resistenza e l'immigrazione.
BELLA ROBY - Regia: Nico Acampora e Alessandro Lucchelli
E’ un cortometraggio sull’importanza di essere fin da giovani testimoni della memoria storica del nostro Paese. Una esperienza nel campo di concentramento di Mauthausen, nel quale molti italiani vennero internati. E’ il reportage di un viaggio che ripercorre una pagina della nostra storia: la vicenda di un singolo, Roberto Camerani, che in quel campo fu deportato e che negli anni successivi fino alla sua scomparsa spese le sue energie per raccontare la sua detenzione. “Bella Roby” è l'espressione di un 15enne che rende omaggio a suo modo a Roberto Camerani, alla sua storia ed alla nostra storia.
Montezemolo il colonnello della resistenza - Regia: Emiliano Crialesi
Gli anglo-americani dal sud risalgono la Penisola, 1943. Il resto del paese è sotto l'occupazione tedesca. Roma vive i suoi nove mesi di passione, con il susseguirsi di arresti, deportazioni, torture. In una città piena di insidie, pericoli, spie e millantatori, la rete della Gestapo si stringe attorno ai dissidenti. Per la prima volta, la storia del Colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, capo della Resistenza militare, viene raccontata in questo film documentario, tratto dal libro Roma clandestina scritto nel 1944 da Fulvia Ripa di Meana. Una vicenda straordinaria ma ancora poco conosciuta che merita di essere ricordata, un ulteriore tassello per comprendere la complessa storia di Roma e dell'Italia di quei tragici giorni.
Alfonsine casa di agnese - Regia: Stefania Soellner
Il documentario parte da una intensa intervista al regista Giuliano Montaldo che, tra preziosi ricordi e gustosi aneddoti, racconta la storia del travagliato percorso per realizzare il film ‘’L’Agnese va a morire’’ nel 1976. Il casolare di Alfonsine dove è stato girato il film è stato restaurato ed è diventato ‘’Luogo della memoria’’. Attraverso varie testimonianze, tra le quali quella di Ninetto Davoli, si ravviva il ricordo della lotta partigiana.