Ad Archivio Aperto un Diario per immagini dal lockdown
nello sguardo di sette documentaristi
Le storie che saremo
Il film disponibile fino al 9 dicembre su MyMovies
di Federica Fasciolo
Da dove ripartire, se non dalla nostra memoria, per immaginare il futuro dopo questa emergenza globale?
È l’assunto di partenza che ha guidato la realizzazione del film collettivo “Le storie che saremo”, prodotto da Ginko Film, che verrà trasmesso dal13 novembre al 9 dicembre su piattaforma MyMovies nell’ambito della XIII edizione di Archivio Aperto, la rassegna annuale di Home Movies – Archivio Nazionale del film di famiglia dedicata alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio cinematografico privato e sperimentale.
Nel periodo di isolamento causato dal lockdown della scorsa primavera, in cui tutti siamo stati testimoni di un tempo tanto duro quanto sospeso, sette autori – Daniele Atzeni, Marco Bertozzi, Claudio Casazza, Giulia Cosentino, Irene Dionisio, Martina Melilli e Matteo Zadra - si sono interrogati sulla fragilità del presente, guardando al passato senza nostalgia per riflettere su quello che ci è stato negato e immaginare il mondo come sarà. Nasce così “Le storie che saremo”, sei brevi film realizzati a partire da materiali provenienti da sei archivi del film di famiglia: oltre a Home Movies, 8mmezzo (Livorno), Cinescatti/Lab80 (Bergamo), Paesaggi di famiglia (Cagliari), RI-PRESE (Venezia) e Superottimisti (Torino). “Le storie che saremo” esplicita il potenziale del cinema documentario, vicino al mondo ma lontano dall’attualità: la selezione di film di famiglia in pellicola 8mm, super8, 16mm video8 serve ad immortalare quello che più è mancato nel periodo di lontananza forzata, scene intime familiari come battesimi, matrimoni, feste di compleanno, ma anche viaggi o eventi, città e paesaggi. «In un tempo in cui assistiamo a una sovraesposizione di immagini prodotte nel presente, “Le storie che saremo” capovolge l’assioma e chiede di dare un nuovo messaggio artistico a partire da materiali amatoriali esistenti, per ritrovare nei riti comunitari una memoria collettiva - afferma il curatore del progetto Marco Zuin - il ricordo è una delle poche cose che non ci possono essere precluse, dobbiamo partire da qui per scrivere una nuova storia».
Autori e responsabili degli archivi parleranno del progetto insieme in un incontro dal titolo “Lavorare con gli archivi in tempi di pandemia”.
La proiezione di “Le storie che saremo” sarà seguita da quella di Supereroi senza superpoteri di Beatrice Baldacci (documentario/sperimentale, 2019 - 13'), cortometraggio sulla perdita e l’elaborazione del dolore, vincitore del Premio Zavattini 2019 e selezionato alla 76a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nella sezione "Orizzonti" e da Sì/Yes di Luca Ferri (sperimentale, 2020 - 19'), esplorazione sperimentale del concetto di assenza, in un lento crescendo di tre linguaggi: musica, vecchie immagini e parole, presentato nella medesima sezione alla 77a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, sezione "Orizzonti".
I film saranno disponibili gratuitamente su piattaforma MyMovies fino al 6 dicembre.
Le storie che saremo – Sinossi
Il documentario si apre con il film Mondo nuovo: nei giorni di quarantena Irene Dionisio avvia un dialogo immaginario tra lei e un inconscio collettivo: quando il mondo tornerà “oggetto” - e non solo di consumo - del nostro sguardo?
Con Ma-Ma, Daniele Atzeni immagina un futuro imprecisato o in un futuribile passato, in cui un'intelligenza artificiale scruta un territorio desolato alla ricerca di qualche presenza umana. Una voce macina parole, i suoi sguardi frullano ricordi di una infanzia balneare, passato e presente fusi in un inatteso anacronismo nel lavoro di Marco Bertozzi Mi sono svegliato. Claudio Casazza in Vite che non sono la mia propone un racconto personale su come il ricordo diventa sogno: perdersi in un passato, seppure originato da una proiezione, può permetterci di lasciar andare un pezzo di presente? Martina Melilli e Matteo Zadra si interrogano sul senso della vicinanza e delle relazioni umane nel loro Assembramento, il racconto di un nonno raccoglie intorno a sé nipoti e parenti. Immaginando il suono di quella voce. Suoni, immagini e parole si inseguono in un eterno ritorno, frammentando il tempo presente per collidere in una memoria che è già futuro per Giulia Cosentino nel suo Perché scappi?
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